ACRI: Incompatibilità Trematerra,i Giudici Decideranno nei Prossimi Giorni
Ieri a Roma, alla Corte di Cassazione, nel Tribunale di Piazza Cavour, presso cui ha sede l’Ufficio Elettorale Nazionale, si è discusso il ricorso presentato da cinque cittadini nei confronti di Gino Trematerra.
Secondo la loro tesi, esposta ieri dinnanzi ai giudici, l’Ufficio Elettorale Nazionale dovrebbe dichiarare decaduto Trematerra, ieri rappresentato dall’Avv. Oreste Morcavallo, dalla carica di parlamentare europeo.
I giudici, ascoltate le parti, si sono presi qualche giorno per decidere.
Due dei cinque firmatari di questo nuovo ricorso nei mesi scorsi si erano rivolti alla Corte d’Appello della Capitale, che aveva loro dato ragione.
La Cassazione ha invece deciso che Trematerra debba rimanere al suo posto, poiché il ricorso dei due sarebbe stato presentato il ritardo.
In questa occasione si chiede all’Ufficio Elettorale Nazionale di “voler dichiarare l’incompatibilità dell’On. Gino Trematerra dalla carica di membro del Parlamento Europeo per avere rivestito contemporaneamente anche la carica di sindaco della città di Acri fino alla data del 20-04-2012 e conseguentemente dichiarare la decadenza dalla carica di membro del Parlamento Europeo”.
Per suffragare le loro tesi, i cinque hanno portato l’esempio del presidente della Provincia di Catania, Giuseppe Castiglione, che “in data 08 settembre 2008 è stato dichiarato decaduto dal Parlamento Europeo dall’Ufficio Elettorale Nazionale per il Parlamento Europeo”.
Per i ricorrenti, “la medesima legge è stata applicata dall’Ufficio Elettorale Nazionale per il Parlamento Europeo per l’On. Giuseppe Castiglione, mentre non è stata applicata nel caso relativo all’On. Gino Trematerra”.
Di diverso avviso ovviamente l’Avv. Oreste Morcavallo, che ieri ha esposto le sue ragioni ai giudici chiamati a pronunciarsi.
Nei prossimi giorni dunque verrà scritto il nuovo capitolo di questa vicenda che sembrava essere finita con la pronuncia della Cassazione nello scorso mese di luglio.
Trematerra è diventato parlamentare europeo in seguito al Trattato di Lisbona, che ha aumentato il contingente italiano nelle assise europee.
La vicenda giudiziaria è scaturita dalla incompatibilità con la carica di sindaco di Acri, da cui si è stato dichiarato decaduto nello scorso mesi di aprile, dopo aver scelto di sedere tra gli scanni di Strasburgo.
In seguito a quest’ultima vicenda, il vice sindaco Luigi Maiorano accompagnerà la legislatura alla conclusione anticipata, con le elezioni della prossima primavera.