Acqua non potabile, la risposta del sindaco Pino Capalbo
Si trasmette relazione a firma del responsabile del settore Igiene Ambiente e Servizio Idrico, al fine di fornire le motivazioni che hanno indotto il sindaco in qualità di autorità sanitaria locale ad adottare l’ordinanza 1864 del 13 settembre.
I chiarimenti richiesti dal consigliere comunale rientrano nell’esercizio delle sue funzioni, non rientrano invece nelle funzioni di candidati, avversari, tuttologi dei social e che invece di criticare legittimamente, magari offrendo spunti di riflessione su come occuparsi della risoluzione di problemi che affliggono questa città da quarant’anni, sono alla continua ricerca di like e di responsabili.
Noi ci preoccupiamo della tutela dei nostri cittadini perché viviamo in questa città. Quanto al resto, fra cinque anni i tuttologi, sostenitori e candidati della coalizione sconfitta si doteranno di una bella bacchetta magica, di un vestito da supereroe e asfalteranno in due mesi 843 km di strade e rifaranno la rete idrica in un mese,noi abbiamo impiegato tre anni per ottenere il finanziamento, anziché in cinque anni concluderanno in un mese la conferenza di servizi per l’ottimizzazione della rete fognaria e in un mese inaugureranno cinque scuole e diverse opere pubbliche. Risaneranno un Comune fallito in un mese e stabilizzeranno 68 Lsu in un mese, mentre hanno vissuto solo 22 anni di precariato. Espleteranno otto concorsi e riqualificheranno la macchina organizzativa del Comune. Ci aspetta ancora tanto da fare e lo faremo, forti della legittimazione popolare e non preoccupandoci di chi, non accettando la sconfitta, non merita la vittoria.
Pino Capalbo, sindaco di Acri