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Acri-Acqua, Capalbo contro la Sorical

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La Sorical comunica un’ulteriore diminuzione della distribuzione idrica e il sindaco Pino Capalbo va su tutte le furie. In un torrido giovedì di inizio agosto convoca i giornalisti, nella sede municipale, per spiegare le sue ragioni.
A luglio la portata era di 38 litri al secondo, ad agosto non si va oltre i 26,6, da distribuire in ben otto Comuni.
Lo scorso anno in questo periodo era di 45. Capalbo innanzitutto contesta “i criteri di distribuzione dell’acqua tra i Comuni, perché non si tiene conto della loro densità abitativa”. Per il sindaco del centro presilano “ad Acri, se si tiene conto di questo parametro, toccherebbe non il 54%, come avviene ora, ma il 64%”. Poi ci tiene a precisare che “questi criteri io li ho ereditati e nessuno degli amministratori passati ha protestato”. Al momento “i problemi maggiori sono proprio in quelle zone del territorio su cui agisce la Sorical, mentre per le aree di nostra pertinenza, considerate la siccità eccezionale e la vetustà della rete idrica, tutto sommato stiamo garantendo un servizio ottimale”.
Quindi ammonisce: “nessuno pensi di strumentalizzare politicamente quanto sta accadendo. In tutti questi anni non è mai stata fatta una mappatura della rete idrica e non è stata garantita neanche la manutenzione ordinaria dei pozzi”.
Per il primo cittadino acrese occorre agire anche sul fronte dei controlli, infatti “in questi ultimi giorni sono state denunciate e sanzionate otto persone su San Giacomo, sorprese a utilizzare impropriamente l’acqua”. Inoltre, “non ho dati certi per poterlo affermare ufficialmente, ma mi dicono che, soprattutto nelle periferie, ci sarebbe circa l’80% di allacci abusivi alla rete e, se così fosse, sarebbe intollerabile”.
Per quanto riguarda la Sorical, “ha motivato questa ennesima riduzione tra l’altro con gli sbarramenti creati dalle aziende agricole. Io dico che i controlli li dobbiamo fare insieme”. Infine, “se dovesse permanere questo stato di cose e se non verranno modificati i criteri di distribuzione dell’acqua tra i Comuni interessati, non ho nessuna difficoltà a dire che mi comporterò come ha fatto il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto: chiederò le chiavi dei pozzi e denuncerò la Sorical”.
Il Prefetto ha chiesto inoltre di garantire fonti di approvvigionamento ai mezzi impegnati contro gli incendi.

Da “Il Quotidiano del Sud” del 04-08-2017 Piero Cirino


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