Cultura

Acri-Al Maca il blu di Klein

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Come consuetudine, nel periodo estivo il Maca propone mostra di respiro internazionale; un’occasione unica per riscoprire il fascino e l’influenza di uno degli artisti fondamentali del Novecento: Yves Klein.
L’esposizione, curata da Francesco Poli, verrà inaugurata sabato 27 giugno, alle ore 18:00, e si protrarrà fino al 25 ottobre.
Nato a Nizza, nel 1928, e morto a Parigi, poco più che trentenne, nel 1962, Klein, nella sua breve ma intensissima carriera, segnò una rivoluzione con la sua serie di dipinti monocromi, i più importanti dei quali sono quelli blu, ispirati dalla visione della volta del Mausoleo di Galla Placidia di Ravenna. Fu nel 1956 che creò quella che egli stesso definì come «la più perfetta espressione del blu», un oltremare saturo e luminoso, privo di alterazioni, poi da lui brevettato col nome di International Klein Blue.
“Partendo da un un’affascinante riproduzione della Venus Blue (1960) di Klein si legge in una nota del Maca -, la mostra segue l’enorme influenza che il maestro francese ha avuto sui suoi contemporanei e sugli artisti successivi, sino ai giorni nostri, trovando nell’utilizzo del colore blu il filo conduttore”.
Il Maca ospiterà una cinquantina di opere di alcuni dei nomi più significativi della scena artistica dalla seconda metà del Novecento, alcuni dei quali coevi di Klein.
Si tratta di opere prestigiose provenienti da importanti collezioni private italiane ed europee, oltre che da alcune collezioni pubbliche, come nel caso delle opere di Hans Hartung, Osvaldo Licini e Lucio Fontana, della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno.
La mostra, promossa dall’associazione Oesum Led Icima, che cura le attività e gli eventi del Maca, e realizzata in collaborazione con l’associazione De Arte-progetti e servizi per l’arte, traccia un percorso che copre gli ultimi cinquant’anni di storia in ambito artistico, esemplificati dalla ricerca legata al blu, cominciata da Yves Klein e tutt’ora in corso, oltre che da una serie di incursioni nella cultura popolare, in particolare in ambito musicale, come suggerisce il titolo stesso della rassegna.
In occasione dell’inaugurazione, in una performance musicale, i solisti della Magna Graecia Flute Choir, diretti dal M° Sebastiano Valentino, eseguiranno i brani Nel blu dipinto di blu (D. Modugno) Il cielo è sempre più blu (R. Gaetano), Il bel Danubio blu (J. Strauss).
La scelta del blu è indicata dal Prof. Francesco Poli, critico e storico dell’arte di fama internazionale, curatore della mostra, come «l’unico mezzo artistico adatto a rappresentare ciò che è fisicamente invisibile, una sorta di virus che attacca e distrugge il corpo. Un campo monocromo fa da contrappunto visivo, un intenso poema ne scaturisce, un vero e proprio documentario in cui l’interiorità dell’artista è resa visibile dall’istanza pratica veicolata dal colore, il blu, offrendoci uno sguardo sublime della sua anima».

Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 18-06-2015.


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