Acri al voto. Tre candidati a sindaco, 239 al consiglio comunale
Sono potenzialmente 20420 gli elettori che domani possono recarsi alle urne per scegliere il sindaco e i 16 consiglieri comunali per i prossimi cinque anni.
Sono oltre 600 in meno rispetto al 2017, anche per effetto di un tasso di circa l’8% di spopolamento in questo ultimo lustro. Le operazioni di voto verranno espletate in 35 sezioni elettorali, sparse sull’ampio territorio comunale, che misura circa 200 chilometri quadrati.
Gli aspiranti alla poltrona di primo cittadino sono tre, mentre la pattuglia dei possibili consiglieri comunali è costituita da 239 candidati, distribuiti in 15 liste.
Di queste, sei ( Acri bellissima, Moderati per Acri, Acri futura, Cambiamo Acri, Acri.0 e Uniti Là Mucone – Acri – San Giacomo) fanno parte della “Coalizione Civica Acrese”, sostegno di Natale Zanfini; sette (Partito Democratico, Azione con Calenda, Civicamente Acri, Partito Socialista Italiano, Pino Capalbo Sindaco, Articolo Uno e Acrinsieme) nella Coalizione per Pino Capalbo Sindaco, al fianco dell’uscente Pino Capalbo; e due (Sinistra Italiana e Movimento 5 Stelle) in “Alternativa per Acri”, in corsa per Angelo Giovanni Cofone.
Pino Capalbo tenta ciò che finora non è riuscito a nessuno: essere eletto per due volte consecutive sindaco con la legge 81, quella della elezione diretta del primo cittadino. L’operazione non è riuscita ad Angelo Rocco nel 2000 e a Nicola Tenuta nel 2005, mentre nel 1994 Pasquale Zanfino venne rieletto, ma la prima volta non era stata con la nuova legge elettorale. Capalbo, prima di diventare sindaco, è stato tre volte consigliere comunale.
Natale Zanfini ritorna sulla scena politica a distanza di quasi un decennio, dopo aver ricoperto gli incarichi di consigliere e assessore comunali e per due volte quello di consigliere provinciale.
Angelo Giovanni Cofone è stato il coordinatore cittadino di Sinistra Italiana fino alla candidatura a sindaco e guida una coalizione “sperimentale” con il Movimento 5 Stelle, che partecipa alle Comunali per la prima volta, dopo aver dato forfait nelle precedenti due occasioni.
Quella che si è appena conclusa è stata una campagna elettorale, che comunque potrebbe vivere una nuova fase in caso di ballottaggio, combattuta nelle piazze e sui social. Sui palchi reali e su quelli virtuali non sono mancate le stoccate polemiche, talora anche oltre le righe, ma, tutto sommato, fa parte dell’antico rituale delle competizioni, soprattutto per le amministrative. In città per l’occasione i partiti che hanno una proiezione sovraccomunale hanno cercato di schierare le loro truppe migliori, con l’arrivo di due segretari nazionali, di un vicesegretario nazionale, parlamentari e consiglieri regionali.
Si vota solo domani, a differenza del passato, quando c’era la possibilità di farlo anche il lunedì, fino alle ore 23:00. Chiuse le urne, si procederà allo scrutinio delle schede dei cinque referendum, mentre quello delle Comunali è previsto lunedì, dalle ore 14:00.
Piero Cirino