Acri-Alberghiero, protestano gli studenti dell’Ipsia Iti
Si accende la protesta sul futuro dell’Alberghiero di Acri. Nei giorni scorsi erano stati studenti e docenti del Liceo Classico “Vincenzo Julia” a farlo, ieri è toccato ai ragazzi che frequentanoi l’Ipsia Iti, di cui l’Alberghiero fa parte.
Hanno dato vita a un presidio davanti alla sede centrale della scuola, e lo hanno fatto per ribadire la necessità di far decollare un indirizzo scolastico che da queste parti potrebbe aprire prospettive, anche occupazionali, decisamente interessanti.
Attualmente l’Alberghiero è stato sistemato nei locali dell’ex Tribunale, che ospita anche il Giudice di Pace e l’Inps.
La Provincia da tempo ha acquistato le cucine necessarie all’aspetto didattico, ma giacciono lì imballate, perché non vi sono spazi in cui poterle montare.
Nei giorni scorsi, per impulso, del meetup “Acri in Movimento”, che si richiama alle posizioni nazionali del Movimento Cinque Stelle, si sono seduti allo stesso tavolo gli attori di questa vicenda.
C’erano la Provincia, rappresentata dell’ing. Claudio Carravetta, responsabile del settore edilizia scolastica dell’ente, il sindaco Pino Capalbo e il dirigente scolastico dell’Ipsia Iti, Giuseppe Lupinacci.
In quella circostanza è venuta fuori la possibilità, qualora il trend di calo delle iscrizioni venisse confermato con le prossime iscrizioni, di allocare le cucine dell’Alberghiero nella sede del Liceo Classico e, nel frattempo, per questo anno scolastico, sottoscrivere una convenzione con un ristorante locale. E’ una ipotesi, ma tanto è bastato a mobilitare studenti e docenti del Liceo Classico, che in una nota hanno fortemente stigmatizzato questa prospettiva.
Ieri è toccato ai ragazzi dell’Ipsia Iti urlare il loro disappunto contro un immobilismo che potrebbe minare seriamente le possibilità di crescita dell’Alberghiero.
C’è chi ha proposto di utilizzare altri spazi della struttura dell’ex Tribunale, ma è una ipotesi che il sindaco Pino Capalbo, per le ragioni che ha spiegato in quella iniziativa di “Acri in Movimento”, al momento non contempla. E questo ha provocato anche un vivace scambio di battute con il suo ex vicesindaco, Sergio Algieri, per l’occasione in sala, tra il pubblico.
Per il primo cittadino, “occorre innanzitutto procedere a una razionalizzazione degli spazi a disposizione, ad esempio, nella stessa sede dell’Ipsia. Dopo eventualmente si cercheranno altre soluzioni”.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 21-11-2018 Piero Cirino