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Acri-Alternanza scuola – lavoro, i numeri dell’Ipsia

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L’alternanza scuola-lavoro, dati alla mano, per l’Ipsia di Acri è una sperimentazione riuscita nel primo anno d’attuazione e sta procedendo in modo spedito anche in questo, portando la cultura d’impresa tra i banchi e viceversa.
Sono 175 gli studenti, di terzo e quarto anno, attualmente impegnati in oltre 60 aziende acresi e di paesi limitrofi (Bisignano, Luzzi e altri centri) di settori di indirizzo: meccanici, elettrauti, centro revisioni, carrozzieri, elettricisti, idraulici, ecc..
Le ore quotidiane di formazione in azienda sono otto, da lunedì a venerdì, e cinque al sabato. In questi giorni hanno iniziato le classi terze, mentre le quarte hanno già svolto il 50% delle ore previste, 90 su 180.
Il responsabile è l’ingegnere Giuseppe Intrieri, docente e collaboratore del dirigente scolastico. Il modello alternanza dell’Ipsia è stato costruito, con la supervisione del preside Giuseppe Lupinacci, con fatica e successo.
Innanzitutto i ragazzi hanno frequentato un corso di formazione di dodici ore sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Sono state poi passate al vaglio le realtà lavorative da convenzionare, per verificarne il possesso dei requisiti necessari.
“Preparare in maniera adeguata i giovani ad entrare nel mondo del lavoro significa – spiega il Prof. Intrieri, – favorire una più profonda interazione con le realtà occupazionali. La scuola, dal canto suo, deve soddisfare la richiesta di nuove professionalità: non più, o almeno non solo, competenze di tipo specialistico, ma anche di tipo relazionale, linguistiche ed informatiche ed in più bisogna ragionare in termini di flessibilità al cambiamento e di capacità di governare i processi anziché subirli”.
L’anno scorso hanno vissuto l’esperienza lavorativa 95 alunni delle terze classi, 49 dell’Ipsia e 46 dell’Iti, in sessanta imprese.
Alcuni ragazzi sono rimasti nei posti di formazione anche nei mesi estivi, con rapporti lavorativi veri e propri, al di là dell’alternanza. Inoltre, 34 studenti sono andati a Rimini lo scorso giugno, insieme con il professore Intrieri, dove hanno pilotato droni professionali.

Da “Il Quotidiano del Sud” del 18-02-1017 Piero Cirino


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