ACRI: Altri due Casi di Violenze su Donne
Altri due casi di violenze su donne si sono verificati sul territorio comunale e sono stati regolarmente denunciati alla locale stazione dei Carabinieri.
I responsabili sono stati individuati e denunciati all’autorità giudiziaria dai militari guidati dal maresciallo Roberto Luciani.
Il primo caso riguarda un uomo in attesa di giudizio per una vicenda che si verificò lo scorso anno. Si tratta di A.B., di 75 anni, che alcuni mesi fa finì in ospedale perché accoltellato da una badante, secondo la quale l’uomo avrebbe preteso rapporti che andavano ben al di là di quelli di lavoro.
Nei giorni scorsi, film quasi identico. Una badante bulgara si reca dai Carabinieri e denuncia un tentativo di violenza sessuale dell’uomo presso cui prestava servizio.
Secondo quest’ultimo, in base al racconto della donna, costei avrebbe dovuto sottostare a tutte le sue richieste, comprese le prestazioni sessuali.
L’altra vicenda coinvolge invece due ragazze e un uomo. Quest’ultimo è A.P., 63 anni, di Acri. Avrebbe, secondo quanto verbalizzato dai Carabinieri, cercato di avere rapporti con due ragazze che risiedono ad Acri e le cui origini sono dell’Est Europeo.
Le due gli avrebbero chiesto, su Via Aldo Moro, un passaggio fino a San Demetrio Corone. Giunti nella zona tra Duglia e Gioia, l’uomo avrebbe incominciato ad accarezzare la gamba della ragazza che occupava il sedile anteriore del passeggero. Avrebbe poi promesso loro un compenso di venti euro ciascuno se lo avessero assecondato. Le due sono riuscite a fuggire e a raccontare tutto ai Carabinieri di Acri.
Questi due caso vanno ad aggiungersi al tentativo di violenza che una ragazza ha denunciato di aver subito, in pieno centro cittadino, nella villa comunale Area Gazebo, lo scorso 2 dicembre.
Quella zona da mesi è al buio, e questo avrebbe favorito il tentativo di aggressione di un uomo che, grazie alla reazione della ragazza, non è riuscito a portare a termine il suo intendimento.
Il protagonista di questa vicenda non è ancora stato individuato, anche se i militari sembrano vicini alla sua identificazione. In ogni caso, non è nessuno dei due già denunciati.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano della Calabria” del 14-12-2013.