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Acri-Ancora un cane morto alla scuola di Pastrengo

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Ieri mattina è stato rinvenuto un altro cane morto nei pressi dell’area giochi della scuola Primaria di Pastrengo. E’ il secondo in quattro giorni. Anche in questo caso, il veterinario dell’Asp, che ha eseguito un primo sommario esame sul corpo dell’animale, non crede all’avvelenamento, ma piuttosto a una malattia che in forma virale sta colpendo i cani che stazionano all’interno del complesso scolastico ormai da mesi.
Così come era accaduto lunedì scorso, gli addetti di una ditta specializzata si sono incaricati di rimuovere l’animale. Anche ieri si sono levate voci di vibrata protesta all’indirizzo dell’amministrazione comunale, per una situazione che da tempo ha superato i limiti della decenza. E’ dalla scorsa primavera che i cani randagi hanno invaso l’area riservata ai giochi dei bambini che frequentano il plesso. Per sicurezza è stato chiuso il cancello che fino alla fine dello scorso anno veniva utilizzato per l’uscita dei bimbi da scuola, per evitare i pericoli della diretta immissione su una delle strade più trafficate della città che presenta l’altro cancello. Quello usato attualmente.
Intanto i genitori hanno completato una petizione, con il calce duecento firme, che questa mattina verrà protocollata al Comune. E’ indirizzata al sindaco di Acri e, per conoscenza, ai Carabinieri, ai Vigili Urbani, al Prefetto di Cosenza, agli uffici Asp di Acri e a quelli di Cosenza.
“Il perpetuarsi della presenza di cani randagi nell’atrio della scuola elementare di Pastrengo – vi si legge -, ci induce a mettere in atto una formale protesta per smuovere le coscienze di chi di dovere affinché si prendano, nell’immediatezza, dei provvedimenti volti a tutelare l’incolumità dei nostri bimbi e nello stesso tempo dei cani, onde evitare che sciacalli prendano iniziative poco ortodosse per liberarsi del problema. I cani risultano essere aggressivi – prosegue il testo che accompagna le firme -, atteso che in diverse occasioni hanno cercato di aggredire i passanti. Inoltre, l’area antistante la scuola, in cui da mesi sono presenti, versa in condizioni igienico – sanitarie precarie. Per questi motivi, ci aspettiamo un serio e tempestivo riscontro da parte del Comune di Acri, in caso contrario non esiteremo a porre in essere forme di protesta più incisive per il bene di tutta la collettività”. Tra le righe, i genitori sono pronti anche a non mandare i figli a scuola fino a quando il problema non verrà risolto.

Da “Il Quotidiano del Sud” del 30-09-2016 Piero Cirino


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