Acri-Andromeda, il Tribunale dà ragione al Comune
Nei giorni scorsi, il Tribunale di Catanzaro, Sezione specializzata in materia di impresa, si è pronunciato sulla vicenda Andromeda, dando ragione al Comune di Acri. Lo si apprende da una nota dello stesso ente.
Nello scorso mese di settembre, il Comune, “rispettando le norme in materia, per ampliare i propri servizi on line e per facilitare l’accesso dei cittadini ad essi, ha deciso di indire una gara per individuare una nuova società di servizi”. L’aggiudicazione definitiva alla Ditta Dedagroup di Trento, che ha sostituito la Andromeda di Milano, avviene il quattro gennaio 2016, per un importo complessivo di 55mila euro per tre anni.
La vecchia società, “però, decide di non fornire alla nuova tutti i database, pur se il Comune invitava Andromeda a garantire la continuità dei servizi anche dopo la scadenza del rapporto contrattuale corrispondendo il canone precedente rapportato ai mesi di utilizzo dei prodotti informatici. Dal 2 gennaio 2016 – si legge ancora nella nota del Comune -, invece, Andromeda procedeva a bloccare i servizi informatici e istituzionali, creando enormi disagi agli uffici ed ai cittadini. Il Comune invitava spesso la società Andromeda alla consegna degli archivi informatici di proprietà dell’ente, a fronte di un compenso da determinarsi sulla base alla dimensione degli archivi stessi da trasferire e non sulla base del canone precedente, come preteso da Andromeda”.
Da qui la decisione del Comune di “adire le vie legali, incaricando l’avvocato Maurizio Feraudo. La vicenda, strumentalizzata, è stata oggetto di interrogazioni e polemiche, spesso fuori luogo, da parte di partiti politici ed associazioni. Il ricorso dell’ente è stato accolto sulla base di una serie di motivazioni e la sentenza ordina ad Andromeda di consegnare al Comune il contenuto di tutti i database e condanna la Società alle spese del giudizio e ai compensi professionali”.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 07-07-2016.