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Acri-Anna Vigliaturo, amministrazione comunale inadeguata

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Anna Vigliaturo, consigliera di opposizione, attacca a testa bassa l’amministrazione comunale.
“Chi governa – scrive la Vigliaturo in una nota – afferma che addirittura in soli sette mesi è stato attuato il 50% del programma, per cui tutti possiamo stare tranquilli ed essere soddisfatti perché se così è, nei restanti quattro anni e mezzo Acri diventerà una metropoli e potrà competere con le grandi città, non solo del Nord Italia ma dell’Europa e del mondo. Mi preoccupa molto la sensazione di rassegnazione che si avverte ad Acri, quasi che il destino sia quello di andare sempre di più verso un declino già annunciato e a cui non possiamo sottrarci”.
“Problema della riscossione dei tributi – prosegue la nota – , problema dell’acqua, problema della gestione dei rifiuti. E’ bastata una conferenza stampa per chiarire tutto quello che avverrà. Nonostante la gioia nel vedere approvato il piano di rientro quinquennale, non è sfuggito l’atteggiamento minaccioso dell’assessore nel diffondere la paura di una probabile sospensione del servizio della raccolta dei rifiuti se non si dovesse raggiungere la totale copertura del costo, così come non sfugge la volontà di internalizzare l’unico servizio che funziona bene, riportando la gestione all’interno dell’ente, non si capisce con quali mezzi e con quali risorse umane”.
Quindi, “aspettiamoci un bando ad hoc, perché l’Ufficio Tributi non sarà stato capace di fare salire la percentuale di riscossione e allora la stessa dovrà essere affidata ad un privato”.
Altra preoccupazione “l’acqua, sia in termini di siccità sia in termini di manutenzione della rete idrica, obsoleta per colpa “ovviamente” delle precedenti amministrazioni che non hanno mai investito in questo settore. Volutamente si sorvola sull’aumento delle bollette dell’acqua. Aumento giustificato dall’adeguamento delle tariffe imposto dalla Regione: un milione e 400 mila euro è il costo del servizio, per cui l’incasso deve essere di pari importo. Senza ovviamente tener conto dei disservizi dovuti e causati dalla società che gestisce il servizio per conto della Regione, e senza considerare i continui disservizi, causati non solo dalla siccità, sia nel periodo estivo sia nei mesi invernali”.
Inoltre, “da più di quattro anni si discute del Caffè Letterario. Inaugurato dalla precedente giunta, utilizzato per convegni e altri eventi, non è dato sapere come mai non si faccia funzionare per come in realtà è stato concepito”.
Questa è l’amministrazione “dove tutti si vogliono bene, tanto che offrono le loro prestazioni in modo gratuito; dove numerose sono le deleghe concesse a titolo gratuito, alcune ritirate o restituite non si sa come e perché; dove tutti corrono in soccorso di un ente che è in difficoltà, dove molti professionisti si accontentano di lavorare gratuitamente per il comune perché hanno tanto tempo libero da impiegare, oppure perché hanno qualche altro tornaconto che a noi non è dato sapere”.

Da “Il Quotidiano del Sud” del 23-03-2018 Piero Cirino


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