Acri-Anna Vigliaturo, sindaco con la memoria corta
La consigliera comunale di opposizione Anna Vigliaturo attacca duramente maggioranza ed esecutivo municipale.
“E’ stato pubblicato il bando per gli interventi di completamento e realizzazione dell’impianto di illuminazione della galleria SS660 – si legge in una nota -,qualcuno ironizza e invita a far partire i sit-in di protesta, dimenticando che il sit-in di protesta fu fatto per denunciare la strumentalizzazione dei lavori della galleria a fini elettorali e dimenticando che la promessa di aprire la galleria nel mese di luglio è slittata di parecchi mesi”.
Sul finanziamento regionale per la santificazione “è stato scritto tanto, se è vero che qualcuno dubitava della benevolenza della Regione, per il solo fatto che di promesse non mantenute se ne sono sentite tante, è anche vero che è stato concesso pochi giorni prima del 15 ottobre, con una “letterina” che non ha consentito nemmeno di fare la necessaria variazione di bilancio”.
Inoltre, “la campagna elettorale è stata caratterizzata da questi due “ritornelli”: affidi diretti e ufficio legale. In soli 4 mesi di gestione quanti affidi diretti sono stati fatti?
Per non parlare degli incarichi a titolo gratuito e degli “assessori aggiunti””.
Per gli incarichi a titolo gratuiti, “siamo solo all’inizio, perché la lista dei nomi da scorrere è ancora lunga. Ben venga il “volontariato” e lo spirito di collaborazione nell’interesse della nostra città, ma si pongono altri problemi di cui nessuno parla:
di sicurezza, di privacy, di opportunità”.
Per Anna Vigliaturo, “la storia si ripete, cambiano gli attori, ma non sono lontani tempi in cui dai banchi dell’opposizione fioccavano le critiche e gli attacchi durissimi a chi amministrava, non sono lontani i tempi in cui qualcuno criticava gli affidi diretti, in cui qualcuno pubblicava delibere e determine di incarichi a consulenti, ditte, legali, lamentando la mancanza di trasparenza di molti atti, non sono lontani i tempi in cui nelle commissioni l’opposizione sollevava questioni su pratiche che oggi vengono portate all’approvazione del consiglio con un “passaggio lampo” in commissione, non sono lontani i tempi in cui si invitavano gi amministratori ad andare a casa perché poi qualcuno avrebbe fatto meglio, avrebbe puntato sulla trasparenza e sulla legalità”. Infine, “quando cambia il vento cambiano anche le opinioni, il vento spazza via i ricordi, apre nuovi scenari, fa percorrere strade nuove e diverse, con un solo rischio, che le strade nuove potrebbero essere più tortuose delle precedenti e anche più pericolose, soprattutto perché l’ironia e il sarcasmo rischiano di annebbiare la vista e far perdere la giusta via che dovrebbe essere caratterizzata da moralità e legalità”.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 26-11-2017 Piero Cirino