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Acri-Capalbo, ecco perché ho revocato il vicesindaco

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Desidero ringraziare tutti gli assessori che con me hanno collaborato in questa prima fase dell’amministrazione comunale e condiviso il percorso che dopo una lunga riflessione mi ha portato a rivisitare parte dell’esecutivo. Sono stati giorni intensi e onestamente non facili, giorni di confronto e di discussioni con il solo scopo di favorire il rilancio dell’azione amministrativa della giunta comunale. Già dopo i primi sei mesi dal nostro insediamento era emersa la necessità, condivisa da tutti, di introdurre elementi di innovazione di tipo amministrativo, anche e soprattutto in considerazione della mancanza di alcune competenze all’interno dell’esecutivo; evidentemente questa è una mia precisa ed esclusiva responsabilità, non valutata opportunamente al momento della scelta dei miei collaboratori. Ritengo che il non sentirsi appagati, riconoscere limiti ed errori, fare di più e meglio, mettersi sempre in discussione sia alla base di ogni buon amministratore. Ringrazio tutti per ogni singolo risultato ottenuto in questo primo anno, in favore della nostra comunità. Li ringrazio per avermi sostenuto nell’affrontare in questa prima fase la difficile situazione economica e finanziaria del comune di Acri. Le ragioni della revoca: ritenevo e ritengo tuttora l’Avv. Sergio Algieri un serio e capace professionista. La sua candidatura, da indipendente, nel partito democratico, aggiungo solo ed esclusivamente in tale lista, mi venne proposta da un gruppo ristretto di suoi sostenitori; la storia è nota, l’Avv. Algieri è risultato eletto alla carica di consigliere comunale. Dopo mie insistenze, e sue iniziali riserve, ad onor del vero, accettò dopo 24 ore dalla mia proposta di entrare in giunta sempre da indipendente, (non essendo iscritto al Partito Democratico) dimettendosi dalla carica di consigliere comunale. L’Avv. Sergio Algieri è stato, fino all’inevitabile epilogo, consumatosi nei giorni precedenti la verifica di giunta , uno tra i miei più stretti collaboratori. Il non aver rimesso, come richiesto, il mandato nelle mani del sindaco solo allo scopo, come da me più volte precisato, finanche a mezzo stampa, di favorire una discussione, un confronto sullo stato di attuazione del programma in questo nostro primo anno di amministrazione, nelle opportune sedi istituzionali ha ingenerato nell’opinione pubblica, nella giunta e nella stessa maggioranza la rappresentazione di una scelta di consapevole contrapposizione rispetto alla richiesta del Sindaco e la sensazione di una diversa visione politica del nostro lavoro amministrativo. La revoca, in conseguenza del suo rifiuto, diventa un atto dovuto solo ed unicamente perché si è incrinato in modo grave e definitivo il nostro rapporto fiduciario che è alla base della nomina; la revoca, diventa atto dovuto e non “mero esercizio di potere” per salvaguardare la serena prosecuzione del mandato amministrativo. La revoca, diventa atto dovuto anche in considerazione del fatto che la condotta dell’Avv. Algieri ha determinato una mancata uniformità delle posizioni e dei comportamenti dei componenti la squadra di governo. Avrei preferito, a maggior ragione per la stima da me più volte manifestata alla sua persona, che avesse avuto lo stesso comportamento di tutti gli altri assessori, che non hanno avuto alcuna difficoltà a rimettere informalmente il mandato, come per prassi,in sede di verifica amministrativa, pur essendo stati legittimamente eletti consiglieri comunali e, in alcuni casi addirittura, promotori di liste civiche a sostegno della mia candidatura. Una scelta quella dell’ Avv. Sergio Algieri che ancora oggi non mi spiego e comprendo ma che tuttavia rispetto. Posso pubblicamente affermare di aver fatto di tutto per evitare questo epilogo. Nel corso dell’ ultima riunione con tutti i consiglieri di maggioranza è emersa infatti l’esigenza di una rimodulazione dell’assetto amministrativo e di un rilancio della stessa attività di governo, esigenza peraltro emersa nel corso di più riunioni di maggioranza in questo primo anno e da ultimo pubblicamente manifestata dal sottoscritto nel corso del confronto avuto all’interno della festa democratica. In quella occasione ho pubblicamente rilevato che la indiscussa positività del lavoro svolto da tutta l’amministrazione comunale avrebbe dovuto essere coniugata col rilevamento delle criticità in alcuni settori peraltro ampiamente note a noi tutti e aggravate dalla carenza di personale nell’ Ente Comunale. Considerazioni, queste, non sfuggite agli osservatori più attenti. Apprezzo l’atteggiamento del dott. Natale Viteritti, che ha compreso la proposta di rimodulazione dell’assetto di governo; mi resta l’amarezza perché alla dott.ssa Maria Mascitti non sono riuscito a far comprendere la mia volontà di riconfermarla in giunta pur cambiando le deleghe . La mia stima nei loro confronti resta comunque immutata. Adesso occorre ripartire con entusiasmo e unità nel lavoro amministrativo al fine di continuare la realizzazione delle linee programmatiche presentate alla città . Un augurio di buon lavoro ai neo assessori e alla maggioranza . La nostra città ha la necessità di ritrovare serenità. Vorrei che questa mia scelta fosse interpretata come un segnale positivo, che porterà a continuare il percorso intrapreso in un nuovo clima che sia di assunzione di responsabilità da parte di tutti e nell’interesse dei cittadini.
Pino Capalbo


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