Acri-Comitato contro il caro tasse, domani assemblea pubblica
L’Associazione Libera Cittadina Acrese non è per nulla soddisfatta dell’incontro avuto in Comune con il sindaco e la giunta comunale sul caro tasse.
Per questo ha indetto un’assemblea pubblica per domani pomeriggio, alle ore 17:00, nella Sala Polivalente, per illustrare i risultati dell’incontro con l’amministrazione e discutere i prossimi passi da compiere.
“Noi – si legge in una nota dell’associazione – vogliamo andare oltre, perché le bollette sono solo una parte del problema. Infatti, la nostra economia cittadina è allo stremo con i giovani che emigrano perché qui non c’è futuro, e se i giovani se ne vanno la nostra città sarà destinata ad un triste destino. La colpa di questa situazione è in parte dovuta alla crisi nazionale, ma anche alle politiche di sviluppo sbagliate ed allo sperpero di denaro pubblico da parte delle nostre amministrazioni, passate e presenti”.
Il sindaco “si è assunto l’impegno di ritirare le bollette acqua e riemissione delle nuove. Ad oggi niente è successo, nessuna comunicazione sul sito istituzionale del comune di Acri, nessun avviso, nessun manifesto affisso o volantino è stato distribuito, anche se nelle scorse settimane non hanno lesinato a distribuirli contro le opposizioni e le “fantomatiche” associazioni”.
Tenuta “ sulle bollette dell’acqua, ha attribuito l’errore della sbagliata fatturazione al programma di gestione delle stesse. Noi riteniamo che dare la colpa alla società Andromeda, fornitrice del software, sia riduttivo. Occorre ricordare, infatti, che i criteri per la stampa delle bollette vengono impostati in accordo tra la società fornitrice ed il Comune, quindi i responsabili dell’Ufficio Tributi passando per l’assessore competente, fino ad arrivare al Sindaco, non sono esenti da colpe”.
Per quanto riguarda le bollette sulla Tari, “dopo aver comunicato che oltre alle “certificazioni” ASP, perché per noi sono delle certificazioni a tutti gli effetti, c’è pure un’attestazione dell’Arpacal che certifica ulteriormente l’emergenza, non abbiamo avuto riconosciuto il diritto alla detrazione dell’80% sull’importo della bolletta, sia della Tares che della Tari. Il sindaco sminuisce i documenti dell’Asp bollandoli come “semplici” comunicazioni, “semplici” informative, “semplici” atti, questo è quantomeno irrispettoso del lavoro fatto dai medici dell’Asp e degli tecnici dell’Arpacal che hanno monitorato la situazione ed hanno certificato lo stato di pericolo e di emergenza sanitaria”.
Inoltre, “la sentenza del Tar Calabria, n. 496 del 24/09/2014, citata nell’incontro dal sindaco, si è espressa su atti amministrativi commissariali riguardanti la Tares del comune di Siderno, che in buona sostanza sono stati ritenuti validi, anche se approvati in maniera difforme dalla normativa vigente, ed incompleti in diverse parti, anche quelle riguardanti le detrazioni per il mancato servizio”.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 10-03-2015.