ACRI : Comitato, sulla Tari si può applicare una riduzione dell’80%’8
Si profila un lungo braccio di ferro tra il neocostituito comitato Crisi e tasse e l’amministrazione comunale.
Da una parte la denuncia di essere impossibilitati a pagare tributi che soprattutto la crisi rendono insostenibili; dall’altra il Comune, secondo cui la disastrosa condizione in cui versano le casse municipali e le imposizioni del Governo centrale rendono impossibile mettere mano alle tasse.
Questa sera, alle ore 20:00, il comitato ha indetto un’assemblea pubblica, nei locali dell’ex comunità montana Destra Crati, oggi Azienda Calabria Verde, al termine della quale quasi certamente verrà deciso uno sciopero.
Fra i tributi comunali, sul banco degli imputati c’è soprattutto la Tari, la tassa per la raccolta dei rifiuti. Vengono denunciate situazioni in cui le cartelle appaiono esorbitanti.
Nello specifico, vi sono circostanze in cui, soprattutto sulle cosiddette seconde case, magari in montagna e magari abitate solo per pochi giorni all’anno, le bollette siano nell’ordine di diverse centinaia di euro. Di esempi similari possono esserne fatti tanti.
Per quanto riguarda il Servizio Idrico Integrato, l’elevata cifra per la quota minima ha scatenato una corsa alla disattivazione dei contatori con pochi consumi.
Nell’assemblea di questa sera verrà rilanciata una richiesta che nello scorso mese di maggio la locale sezione della Confcommercio indirizzò al Comune e in base alla quale, in assenza dell’espletamento del servizio, la quota da versare per la Tari sia del 20%.
Viste le tariffe applicate dal consiglio comunale – scriveva nella richiesta Vincenzo Toscano, presidente della Confcommercio di Acri -, con delibera n.50, del 28-11-2013, ex Tares adesso Tari, per l’anno 2013, poiché la legge, a causa di vostri problemi, quali il ventilato dissesto del Comune, ha imposto di applicare le tariffe al massimo, a danno dei cittadini acresi e delle imprese del territorio, chiediamo che sia applicata la detrazione prevista dall’art. 1, comma 656, della legge 27-12-2013, n. 147, in cui si dice che, in caso di mancato svolgimento di gestione del servizio dei rifiuti( ovvero si presenti deficitiario, nuocendo alla salute dei cittadini e arrecando danno al decoro della città), la somma è dovuta nella misura massima del 20% della tariffa applicata.
Quindi, si richiede che vengano annullate o riviste tutte le vecchie cartelle relative al 2013 e che vengano aggiornate con l’abbattimento dell’80%, come previsto dalla legge.
Piero Cirino
Da Il Quotidiano del Sud del 28-01-2015.