Acri-Comune, impugneremo il lodo arbitrale su Via Aldo Moro
Le polemiche scoppiate nel corso dell’ultima riunione del consiglio comunale, hanno acceso i riflettori sul lodo arbitrale che ha imposto al Comune il pagamento di una cifra superiore a un milione di euro, a fronte di lavoro che si aggiravano intorno ai 300 mila euro.
Ieri, con una nota ufficiale, è intervenuta l’amministrazione comunale, per fornire la propria prospettiva sulla vicenda.
“L’amministrazione comunale – vi si legge – farà di tutto per tutelare le casse comunali e di conseguenza la collettività”.
I fatti risalgono al 2008, “quando il Consorzio si aggiudica l’appalto per i lavori di illuminazione pubblica di via Aldo Moro per oltre 200mila euro. Oggi, dopo sette anni, la ditta chiede un risarcimento danni di oltre due milioni, per, tra le altre cose, il fermo cantiere, quello degli operai e delle attrezzature e per il possibile mancato utile”.
La vicenda ha richiesto un lodo arbitrale, “emesso nello scorso mese di giugno, in cui al Consorzio è stata riconosciuta una corresponsione di un milione circa”.
Per l’amministrazione comunale, “è opportuno sottolineare che il progetto ha subito alcune varianti in corso d’opera, alcune delle quali a causa di richieste di cittadini e per la modifica dell’intervento stesso. La proroga dei tempi contrattuali, inoltre, è stata dovuta alle avverse condizioni atmosferiche e alla sospensione dei lavori da parte dell’impresa per mancato pagamento della Regione. Ci è sembrato giusto – è ancora scritto nella nota -, quindi, impugnare il lodo per tutelare le finanze pubbliche e le tasche dei cittadini. Ciò, naturalmente, ci obbligherà alla difesa, e quindi, alla nomina di un legale, già individuato ed esperto in materia”.
Inoltre, “è anche opportuno evidenziare che non vi è stato alcun tentativo di conciliazione tra il Comune e il Consorzio, soprattutto riguardo la somma che l’ente avrebbe dovuto elargire alla ditta, e il sindaco non ha mai ricevuto richieste, né scritte né orali, in merito, né tantomeno esistono atti o testimonianze che possano dimostrarlo. Più di uno sta cercando di strumentalizzare questa vicenda, attraverso prese di posizioni distorte e confusionarie, dimostrando di non conoscerla a fondo e di criticare l’atteggiamento di un’amministrazione comunale che sta cercando, invece, con tutti i mezzi che a disposizione di tutelare gli interessi dell’intera comunità”.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 09-12-2015.