ACRI: Comune, Per i rifiuti non dobbiamo nulla alla Regione
Il Comune di Acri respinge al mittente le accuse di morosità nei confronti della Regione, in riferimento all’emergenza rifiuti.
“Notizie di stampa di questi giorni – si legge in una nota – riportano il quadro catastrofico del sistema rifiuti calabrese ormai al collasso. La Regione non paga le ditte che gestiscono gli impianti di smaltimento, che ormai vantano un credito di circa 10 milioni di euro e che hanno chiuso i battenti, e ne addebita la responsabilità ai Comuni, che, a loro volta, non hanno pagato alla Regione i tributi dovuti per lo smaltimento. Il loro debito ammonterebbe addirittura a circa 121 milioni”.
Per il Comune, “alcuni giornali riportano poi la notizia che fra i Comuni morosi vi è anche Acri. il cui debito ammonterebbe addirittura a 1 milione 444 mila euro. Non sappiamo ancora se sia stato il Dipartimento Ambiente regionale a fornire questi dati, ma, per quanto riguarda Acri, la notizia è falsa”.
Il Comune di Acri “ha avanzato richiesta, ai sensi dell’articolo 32 del DL 66/2014, di anticipazione di liquidità alla Cassa Depositi e Prestiti per l’estinzione dei debiti compresi nel Piano. Ottenuta l’anticipazione, gli uffici finanziari del Comune hanno estinto tutti i debiti esistenti, compresi quelli nei confronti della Regione per un totale di 1.764.937 euro. Quindi il Comune di Acri alla data del 31/12/2013 nulla deve all’ente regionale. Per il 2014 sono stati liquidati due pagamenti: 222.962 euro per il primo quadrimestre e 258.369 euro per il secondo quadrimestre. Per cui nei confronti del nostro Comune la Regione non può addurre alibi di morosità”.
La chiusura delle discariche pubbliche e la conseguente emergenza rifiuti della scorsa primavera in Calabria “è frutto di una gestione regionale dilettantesca e dissennata, per generale ammissione, anche di chi ha governato. Sono state chiuse discariche pubbliche, ancora utilizzabili, come la nostra di contrada Manzi, per favorirne poche private, senza aver prima preparato un serio Piano Regionale che rendesse efficiente ed efficace il sistema rifiuti. La nostra amministrazione, che si è vista chiudere la discarica il giorno del suo insediamento, ha subito cercato di fronteggiare la paventata emergenza prima con disposizioni sindacali volte a ridurre la produzione di spazzatura da inviare in discarica, e poi con un bando di gara per l’affidamento della raccolta differenziata porta a porta”.
Gli impianti di smaltimento “sono chiusi dal 21 ottobre e ci ritroviamo con circa 700 tonnellate di rifiuti sparsi su tutto il territorio. In data 28 ottobre il sindaco ha inviato un fax al Prefetto e ai responsabili regionali chiedendo un immediato intervento per la risoluzione del gravissimo problema del mancato conferimento che sta arrecando enormi danni all’ambiente, alla salute dei cittadini e all’immagine della città. Intanto Sindaco e Assessori si sono attivati presso il Dipartimento Ambiente della Regione e da ieri sono ripartiti i nostri autocompattatori, anche se a ritmo ridotto”.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” dell’08-11-2014.