ACRI: Comune , Polemiche Esagerate Sull’Estate Acrese
Sui contrattempi che hannodeterminato la cancellazione di alcuni eventi dell’Estate Acrese si è accesa una dura polemica. Tra le sue pieghe è possibile cogliere anche un riferimento assai esplicito ai costi sopportati negli anni passati per organizzare gli eventi estivi.
Ieri l’amministrazione comunale, rispondendo ad alcuni addebiti su un sito locale, ha voluto puntualizzare alcuni aspetti, non tralasciando qualche frecciata polemica nei confronti dell’amministrazione Trematerra.
Dopo aver spiegato che “degli eventi messi in calendario, a tutt’oggi, ne sono stati soppressi solo due, e di detta soppressione il promoter Andrea Scaglione, aggiudicatario dell’appalto, ce ne ha dato notizia a fatto avvenuto”, mentre “un altro evento, l’incontro dibattito sulla criminalità, è stato rinviato dall’Avv. Prof. Natale Fusaro “per sopraggiunti inaspettati impegni professionali””, l’amministrazione comunale ammette di avere “la consapevolezza che il programma non è esaltante, ma con poche migliaia di euro non si possono organizzare grandi eventi, e di questo non si può far carico né all’amministrazione né ad Andrea Scaglione”.
A proposito delle esperienze più recenti, “nel 2010, sotto l’amministrazione Trematerra, Valerio Merola ottenne, prima e non in seguito all’avviso pubblico, l’incarico di direttore artistico per la modica cifra di 40 mila euro. Spese folli per i cachet di Milly Carlucci e di Umberto Smaila con le ragazze cin cin, vette davvero alte di arte e cultura!”.
Inoltre, “nell’estate 2012, poi, gli unici eventi risultano essere stati l’esibizione di Mimmo Epifani, allievo di Bennato e la band che accompagna Bennato, senza Bennato, che si è esibita a Jungi”.
Infine, “giova ricordare, ripetere e tenere presente per quale motivo il capitolo di bilancio riguardante l‘organizzazione delle manifestazioni estive sia così striminzito. Il motivo è che gli amministratori che ci hanno preceduto, in tre anni, con le loro spese folli e incontrollate, hanno dissestato il Comune, accumulando più di 20 milioni di euro di debiti, di cui 8 milioni di debiti fuori bilancio creati solo nel biennio 2011/2012. Tanto che siamo stati costretti ad approvare un Piano finanziario di rientro che comporta enormi sacrifici per estinguere quei debiti”.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 22-08-2014.