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Acri-Convenzione Onu rinviata in consiglio, la Vigliaturo si infuria

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Nell’ultima seduta del consiglio comunale si sarebbe dovuto procedere anche all’adesione alla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. E’ stato l’unico dei sei punti all’ordine del giorno di cui l’assemblea civica non si è occupata.
La consigliera dell’Udc Anna Vigliaturo aveva proposto una inversione all’ordine del giorno per trattare prima il punto. L’aveva ritirata in seguito alle rassicurazioni del presidente del consiglio comunale, che in coda alla riunione le assise se ne sarebbero occupate. Così non è stato, suscitando le ire di Anna Vigliaturo.
“Quanto successo nell’ultimo consiglio comunale – scrive la consigliera dell’Udc in una nota – desta amarezza e profonda delusione e conferma il modo di procedere della maggioranza che governa la nostra città, che non tiene conto della minoranza e va dritta per la propria strada, forte del fatto che in democrazia vige il principio maggioritario, quindi comanda la maggioranza e gli altri si devono accordare alle decisioni di chi è al potere perché legittimato dal popolo”.
Dopo lunghe ore di discussione sulla manovra di assestamento di bilancio e la sua approvazione “con i soli voti della maggioranza, all’una e trenta di notte, invece di proseguire nella trattazione dei punti, arriva la proposta da parte della maggioranza di rinviare la trattazione del quinti punto (Convenzione Onu), senza tener conto delle richieste dei consiglieri di minoranza e non curanti del fatto che l’assessore al ramo era pronto a relazionare sull’argomento. Di sicuro non sarebbe stata una discussione lunga, vista la convergenza di idee dell’intero consiglio sui principi affermati dalla convenzione, ma vista “l’ora tarda” si è preferito rinviare”.
La Vigliaturo si chiede se “l’argomento non meritava la stessa attenzione e la stessa urgenza della videosorveglianza”, visto che questo punto “dall’ultimo posto è salito al quarto, mentre l’adesione e la condivisione di principi, tra l’altro già ratificati in una legge nazionale, che vanno nella direzione di tutelare le persone con disabilità, possono aspettare un prossimo futuro consiglio; dopo che la stessa convenzione è stata parcheggiata negli uffici comunali per circa un mese, dopo essere stata portata qualche giorno prima del consiglio nell’apposita commissione durante la quale era stato anche sentito un autorevole e competente rappresentante di un’associazione che si occupa di disabilità, dopo tutto questo vista l’ora i consiglieri possono tornare tranquilli e fieri a casa perché la stanchezza e il sonno avevano preso il sopravvento”.

Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 02-12-2015.


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