ACRI Covello premiato in Veneto
L’artista acrese Carmine Covello ha appena tenuto una mostra personale di pittura a Padova.
Nelle sue opere riporta una nota – si legge il grave problema della decadenza della qualità della vita e dell’esistenza umana. Gli esseri umani nel terzo millennio vivono nel male, in quanto perseverano a trasgredire le leggi naturali che governano il pianeta e non vivono in equilibrio con l’ambiente, così da concorrere a mettere a rischio l’intero pianeta e risorse che fornisce all’umanità, per sostenere impunemente il concetto di crescita illimitata, grandi profitti e accumuli di ricchezza.
L’artista ritiene di fare arte per la vita e non arte fine solo a sé stessa, perciò con le sue opere intende aprire un dibattito: preso atto che l’umanità dorme e nel terzo millennio deve svegliarsi per la propria salvezza, si deve usare la scienza e tutte le attitudini scientifiche a fin del bene, perché urge arrestare al più presto il processo in atto di distruzione dei beni del creato e dei beni realizzati in altri tempi dalla sapienza umana, non più conservati; con un attento ravvedimento deve ricominciare a stare con dovuto rispetto, in equilibrio con l’ambiente e la natura.
Tante le visite, anche di critici. Tra queste vanno segnalate anche quelle di Fabio Franceschi, autore del libro L’Italia che vorrei; Giulio Cesare Papandrea, che ha scritto I bronzi di Riace; Felice Paduano, giornalista de Il Mattino; e Luigi La Gloria, redattore della rivista Riflessioni online.
A Covello sono stati conferiti importanti riconoscimenti, quali il “Fair Play Cad 2014, “per l’etica e la sensibilità artistica nei confronti dell’ambiente; quello della Camera di Commercio Italo – Somala di Roma, per la “Migliore rappresentazione del senso della vita” 2014; Etica e Ambiente Miglior progetto dell’anno 2014 per il recupero delle radici storiche architettoniche paesaggistiche delle Terre Matildiche e “Miglior rappresentazione di Arte e Ambiente” 2014.
Piero Cirino
Da Il Quotidiano del Sud del 16-12-2014.