Acri-Da lunedì l’ultimo set del Premio Padula
Lunedì inizia la parte conclusiva della decima edizione del Premio Nazionale Vincenzo Padula, promosso dalla omonima fondazione culturale. Il tema è “Calabria oltre”, volendo con ciò “proporre una Calabria – ha spiegato Giuseppe Cristofaro, presidente della fondazione – non più prigioniera e ostaggio dei propri ritardi e di vecchi stereotipi”. Inoltre, “questa edizione pone in evidenza il tema drammatico dei diritti negati e mortificati in tanti territori del nostro Mediterraneo, con la presenza di personalità simbolo della repressione e della negazione delle libertà e della democrazia”.
Sarà una settimana ricca di eventi, che si concluderà, sabato 02 dicembre, con la cerimonia di consegna dei premi, alle ore 17:00, nella sala “Giovan Battista Falcone”, del Palazzo Sanseverino-Falcone, condotta dal giornalista Rai Alberto Matano, tradizionalmente gremita per uno degli eventi culturali più attesi a livello regionale.
Questi i premiati: Asli Erdogan, “un’icona della lunga marcia verso la libertà nel suo paese e in altre realtà del Medio Oriente”, per la sezione Narrativa Internazionale con “Neppure il silenzio è più tuo”; per la sezione Giornalismo, Domenico Quirico, rapito in Siria e liberato dopo cinque mesi di prigionia, con “Ombre dal fondo”; per la sezione internazionale “Vincenzo Talarico”, Cristina Comencini, regista e sceneggiatrice; per la Saggistica, Giulia Sissa, storica della filosofia antica, autore calabrese, trapiantato in Lombardia, pluripremiato, per “La gelosia. Un sentimento inconfessabile”; Domenico Dara, con “Appunti di meccanica celeste” per la sezione Narrativa. Riconoscimento speciale a Joseph Luzzi, nato negli Stati Uniti da genitori acresi, studioso e professore di letteratura, autore di “My two Italies”.
Nei giorni che precederanno la consegna dei premi, Palazzo Sanseverino-Falcone ospiterà tutta una serie di eventi che faranno di Acri una sorta di polo di attrazione culturale della Calabria, confermando una tradizione ormai consolidata da oltre un decennio.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 24-11-2017 Piero Cirino