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ACRI: Dipendenti Comunali sul Piede di Guerra

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Dipendenti del Comune sul piede di guerra nei confronti dell’amministrazione comunale.
Rivendicano la corresponsione dello straordinario per gli anni che vanno dal 2010 al 2012 e il salario accessorio del 2012, vale a dire reperibilità, turnazioni, maneggio valori, responsabilità di risultato, rischio, disagio, responsabilità di procedimento, ecc.
Nelle scorse settimane si è tenuta un’assemblea dei dipendenti comunali e al termine è stato stilato un comunicato.
Vi si legge che, “dopo ampia discussione, l’assemblea è pervenuta alla determinazione unanime di considerare lo stato di agitazione della categoria, non escludendo la possibilità di costringere l’amministrazione comunale e riaprire un tavolo di trattativa finalizzato alla liquidazione delle spettanze contrattuali fino a oggi maturate.
Di fronte alla sordità dell’amministrazione comunale – continua il comunicato -, nei confronti delle problematiche relative al personale, Cgil, Uil, Usb e Rsu chiamano a raccolta i dipendenti per dare un forte segnale di protesta che sia anche indice di dignità dei lavoratori tutti, che non intendono più sopportare ritardi nell’erogazione delle proprie spettanze”.
Nel testo inoltre si ricorda che “le organizzazioni sindacali e la controparte hanno sancito criteri e protocolli d’intesa per quanto riguarda le suddette applicazioni sindacali”.
A questo si aggiunge anche una presa di posizione, attraverso il dirigente sindacale Silvano Scarpino, della Uil Fpl (Federazione Poteri Locali), indirizzata al sindaco, al presidente della Delegazione Trattante e, per conoscenza, alla Rappresentanza Sindacale Unitaria e ai dipendenti comunali.
Il sindacato, “facendo proprie le istanze e le sollecitazioni prodotte dalla Rsu, dall’assemblea del personale del 16-01-2013, dalle numerose segnalazioni pervenute dai lavoratori del Comune di Acri, invita a porre in essere ogni idonea iniziativa al fine di poter avviare la contrattazione decentrata integrativa relativa all’anno 2012/2013”.
La Uil Fpl ricorda inoltre “che il personale dipendente è fortemente penalizzato dalla ritardata convocazione della Delegazione Trattante e che eventuali ulteriori ritardi potrebbero essere intesi come ostacolo alle relazioni sindacali e al riconoscimento dei diritti dei lavoratori”.

fonte: Il Quotidiano della Calabria


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