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Acri-Domani in consiglio approda la rimodulazione del predissesto

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Domani pomeriggio torna a riunirsi il consiglio comunale. Il riconfermato presidente Cosimo Fabbricatore ha convocato l’assemblea, nella sala consiliare del Palazzo Sanseverino-Falcone, per le ore 14:00; in seconda convocazione, per lunedì prossimo, alla stessa ora.
Un solo punto all’ordine del giorno: rimodulazione/riformulazione pinao di riequilibrio finanziario pluriennale, precedentemente approvato con deliberazione di consiglio comunale n. 41 del 25-07-2014 e in ultimo rimodulato con deliberazione consiliare n. 66 del 30-12-2015.
E’ un percorso accidentato e ricco di insidie quello del risanamento finanziario dell’ente, incappato nel dissesto votato dal consiglio comunale nel dicembre 2013, in seguito a una ben precisa pronuncia della Corte dei Conti regionale e revocato per effetto del ricorso presentato dal Comune e accolto dalle Sezioni Riunite di Roma della magistratura contabile nella primavera successiva.
Il piano di riequilibrio finanziario pluriennale, meglio conosciuto come predissesto, elaborato con la consulenza della fondazione Trasparenza, venne licenziato dal consiglio comunale al termine di una seduta fiume a fine luglio del 2014, con i voti della maggioranza e di una parte delle opposizioni.
Prevede, come è logico che sia, una cura dimagrante che, secondo l’amministrazione comunale, fornisce ampie garanzie di risanamento nel tempo delle casse municipali.
Non è dello stesso avviso la Corte dei Conti regionale che lo ha bocciato e ne ha dato comunicazione al Comune nello scorso mese di luglio. A nulla sono valse le controdeduzioni dell’ente municipale, poiché, nelle loro considerazioni conclusive, i giudici contabili hanno sostanzialmente confermato il loro giudizio negativo sul piano.
Il sindaco Nicola Tenuta ha già dichiarato che il Comune anche in questa occasione ricorrerà alle Sezioni Riunite della Corte dei Conti, a Roma, e ha già affidato il relativo incarico all’Avv. Gaetano Callipo. Sebbene gli amministratori locali siano ancora persuasi della bontà del piano presentato, hanno comunque deciso di sfruttare la possibilità di rimodularlo, concessa dalla legge, con piccoli ritocchi e lasciando sostanzialmente invariato l’impianto generale, entro il 30 settembre.
Sarà interessante capire, dal punto di vista politico, l’atteggiamento delle opposizioni. Il piano a luglio 2014 fu votato dall’Udc, mentre si divise il Pd: lo votò Fabiana Fuscaldo, non lo votarono Pino Capalbo e Maria Mascitti, con inevitabile coda polemica interna.
Quel piano all’epoca fu votato anche da Natale Viteritti e Luigi Cavallotti, allora in maggioranza e oggi all’opposizione. Proprio questi ultimi due, nei giorni scorsi, non hanno lesinato polemiche all’indirizzo del primo cittadino, che è anche assessore al Bilancio, per le sue responsabilità nella gestione dei conti.

Da “Il Quotidiano del Sud” del 29-09-2016 Piero Cirino


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