Acri-E’ totoassessori
I giorni che precedono la formazione di una nuova giunta comunale sono avvolti in una liturgia senza tempo, fatta di azioni e attese che si ripetono periodicamente.
Sebbene il nuovo sindaco Pino Capalbo, nelle dichiarazioni a caldo dopo la vittoria di domenica scorsa, avesse annunciato come imminente la nuova giunta, per una questione puramente tecnica, l’ufficializzazione sarà procrastinata di qualche settimana.
Vi è una questione di natura legale, per un pregresso con l’Enel, per la quale vi sono scadenze legate proprio alla nomina della nuova giunta. In sostanza, pur avendola pronta, Capalbo non potrà ufficializzarla prima del 13 luglio, data del primo consiglio comunale.
Il nuovo sindaco è stato proclamato nella giornata di martedì scorso, i consiglieri lo saranno sabato, alle ore 17:00. Tutto come previsto per la composizione della nuova assemblea civica. Anche per quanto riguarda il gruppo de “I moderati di Acri” rimane tutto invariato e sarà Salvatore Palumbo a sedere tra gli scanni del civico consesso.
Pur essendo virtualmente fatti i giochi per la nuova giunta, tuttavia la mancata ufficialità determina inevitabilmente la classica ridda di ipotesi.
Occorre fare i conti con gli appetiti individuali, con le aspirazioni, più o meno legittime, di chi pensa che qualcosa gli spetti per l’impegno profuso o per i risultati conseguiti. Tutto questo produce inevitabilmente l’attesa del totoassessori, con voci che si rincorrono e che aumentano in maniera direttamente proporzionale al tempo che passa.
Per stessa ammissione del primo cittadino, nel nuovo esecutivo quasi certamente ci sarà qualche consigliere letto, che così farà posto al primo dei non eletti della sua lista. Gli indizi, in questo senso, convergono tutti verso Sergio Algieri, che in consiglio lascerebbe il posto a Luca Siciliano.
Tra i nomi “esterni” che in queste ultime ore si rincorrono con una certa insistenza c’è quello dell’avvocato Angelo Altomari, che potrebbe far parte dei componenti della nuova giunta.
Alcuni spifferi poi segnalano al Bilancio Natale Viteritti, che in passato per ben due volte aveva rifiutato questa proposta fattagli da Nicola Tenuta.
Per quanto riguarda invece la presidenza del consiglio, le cose sarebbero meno semplici del previsto. La scelta è ufficialmente una prerogativa dei gruppi consiliari di maggioranza, ma tutti sanno che anche il sindaco, per una questione di equilibri interni da salvaguardare, in queste cose ci mette bocca e peso specifico.
Maria Mascitti rimane il nome che circola come il più accreditato, ma Raffaele Morrone sarebbe pronto a mettere sul piatto il risultato elettorale, che lo consacra come il consigliere comunale più votato, avendo sfiorato le 400 preferenze. Di sicuro, in qualità di consigliere anziano, presiederà la prima riunione del consiglio comunale, fino all’elezione.
Una curiosità: a ottemperare a questa funzione nelle tre precedenti occasioni, cioè nella prima riunione del consiglio comunale delle ultime tre legislature, è stato l’attuale sindaco, Pino Capalbo.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 29-06-2017 Piero Cirino