ACRI: Elezioni, Oggi Scadono i Termini per gli Apparentamenti
Alla mezzanotte di oggi scadono i termini per presentare eventuali accordi di apparentamento in vista del ballottaggio di domenica prossima.
Gli elettori acresi saranno chiamati nuovamente alle urne per scegliere chi, tra Giuseppe Cristofaro e Nicola Tenuta, dovrà diventare il loro sindaco per i prossimi cinque anni.
Non ci saranno sorprese perché i due candidati hanno detto fin da subito, e lo hanno reiteratamente ribadito in questa settimana, che non sottoscriveranno accordi di sorta con il centro – destra.
Luigi Maiorano era il sindaco facente funzioni uscente e il candidato di un centro – destra che ha, tutto sommato, ottenuto un buon risultato nelle preferenze delle liste, ma che non ha votato il proprio candidato a sindaco, la cui corsa si è fermata al primo turno.
Sebbene sia Cristofaro che Tenuta non facciano accordi ufficiali, è evidente che la loro è una caccia soprattutto agli oltre tremila voti di Maiorano. Si rivolgono direttamente agli elettori e lo fanno scegliendo la strategia del porta a porta, della visita domiciliare, per cercare di convincere chi al primo turno ha scelto una soluzione diversa.
Venerdì sera il centro – destra si è riunito per una prima analisi a caldo del voto e per ragionare sul da farsi in vista del ballottaggio.
La discussione si è chiusa con la conclusione più ovvia: sia Udc che PdL hanno lasciato libertà di voto, senza indicazioni ufficiali al proprio elettorato di riferimento.
Il PdL in una nota di ieri spiega che è “inutile celare, con frasi o parole di circostanza, una certa delusione per come è andata: il candidato a sindaco della coalizione non ha raggiunto il risultato minimo del ballottaggio, il PdL ha ottenuto un numero di voti non soddisfacente. Questo rende necessaria una forte riflessione su quanto accaduto, che avverrà nella nostra sede e tra tutti gli esponenti del partito
Certamente – prosegue il PdL – emergono due dati principali: il voto disgiunto e la migrazione di molti esponenti di destra e centro – destra verso altri partiti o aree civiche”.
Un voto disgiunto di tali dimensioni “ha condannato alla sconfitta il nostro amico Gino Maiorano, altrimenti destinato (anche considerando un normale e limitato fenomeno di scelta personale del candidato a consigliere slegata dalla scelta del candidato a sindaco) a contendere a Cristofaro l’elezione a primo cittadino di Acri.
Un fenomeno di tali dimensioni rimanderebbe ad una precisa regia – prosegue la nota -, è ciò che va capito e, se così fosse stato, condannato; questo perchè ci dobbiamo far guidare, e così sempre si cercherà di fare nel PdL, dai valori assoluti che prima si è voluto richiamare: se si scelgono la serietà, l’onestà e la lealtà come fari per il proprio impegno politico (che è dovere civico per chi ci crede veramente), allora non si può non rimanere stupiti e amareggiati dalle voci incontrollabili delle ultime settimane su trattative nascoste, voti di scambio etc.
Chi oggi vuole confondere il PdL con le liste civiche lo fa in perfetta malafede. Le liste civiche – conclude il PdL -, che hanno raggiunto un ragguardevole risultato andando al ballottaggio con il loro candidato, non rappresentano il centro destra Acrese perché semplicemente sono un insieme di persone politicamente eterogenee ed appartenenti anche alla estrema sinistra”.
fonte: Il Quotidiano della Calabria