ACRI: Elezioni, Presentate le Liste di Nicola Tenuta
A chiudere la serie di presentazioni delle liste elettorali, sabato sera, in Piazza Sprovieri, è stato Nicola Tenuta.
Quattro le liste, tutte civiche, a sostegno dell’ex sindaco: Acri con Tenuta in movimento, Insieme con Tenuta, Liberi con Tenuta e Movimento Civico uomini e donne liberi con Tenuta.
Se i suoi avversari nei giorni scorsi avevano esordito in modo soft, Nicola Tenuta ha deciso di partire all’attacco e, oltre a presentare candidati e programma, non è stato tenero nei confronti dei suoi due antagonisti.
A partire da Luigi Maiorano e il centro – destra, “per cui è impossibile presentare un consuntivo di questi tre anni di governo, perché non è stato fatto nulla”.
Circa l’argomento secondo il quale avrebbe fatto bene il sindaco dal 2000 al 2005 perché dietro c’era qualcuno, “quel qualcuno ha governato anche negli ultimi tre anni, con risultati assai diversi”. Non lo ha mai citato, ma tutti hanno pensato a Gino Trematerra.
Su Giuseppe Cristofaro, “è un politico riverniciato. E’ stato consigliere e assessore comunali, consigliere e assessore regionali e sindaco di Bonifati. Non ha lasciato nessuna traccia di buongoverno e di lui ci si ricorda solo perché ha fatto chiudere il Salumificio”.
Per quanto riguarda la sua proposta di governo, “è basata su tre termini: partecipazione, collaborazione e trasparenza”.
Tanti passaggi del suo intervento Nicola Tenuta li ha dedicati, in una fase difficilissima per le imprese, al “sostengo che gli enti pubblici possono e devono garantire ai privati e, se sarò sindaco, il Comune farà la sua parte”.
Per l’ambiente, così come in precedenza avevano fatto i suoi avversari, Tenuta ritiene che sia assolutamente necessario avviare la raccolta differenziata dei rifiuti.
Occorre poi un impegno per l’ospedale, “perché così è sottodimensionato, considerato che molti dei servizi del passato non ci sono più ed è ridotto a una sorta di Primo Soccorso allargato”.
Tra le proposte lanciate, c’è anche la ripresa del Piano Colore, “avviato al tempo della mia amministrazione e poi abbandonato. Grazie a quei contributi, la città è diventa più bella”.
Sulla macchina comunale, in riferimento agli operai dell’ex articolo sette, i cosiddetti 156, “per loro bisogna trovare una soluzione, ma non è più possibile dar vita a progetti senza senso e senza futuro”. Più in generale, “occorre utilizzare meglio le risorse umane del Comune”.
Quindi un invito che è anche una sfida: “vi chiedo di votarmi solo se pensate che io possa essere un sindaco capace di risolvere i vostri problemi e non perché mi conoscete o per altri motivi diversi dalle mie capacità di amministratore”.
fonte: Il Quotidiano della Calabria