ACRI: Ernesto Fioretti, da Traslocatore a Protagonista del Film di Veronesi
Per iniziativa del giovane artista Mattia Scaramuzzo, nei giorni scorsi ad Acri è stato proiettato il film “L’ultima ruota del carro”, del regista toscano Giovanni Veronesi.
La manifestazione, svoltasi con i patrocini del Comune di Acri, della Provincia di Cosenza e della fondazione culturale “Vincenzo Padula”, si è tenuta nel suggestivo scenario dell’Old Movie, un locale in pieno centro storico che un tempo ospitava una delle due sale cinematografiche della città e che ha mantenuto una ambientazione che fa riferimento alla storia del cinema mondiale e ai suoi capolavori. Quasi naturale quindi che l’iniziativa si tenesse qui.
Ospite d’eccezione della serata l’attore e sceneggiatore Ernesto Fioretti, dalla cui biografia Veronesi ha tratto spunto per realizzare la pellicola.
Oltre a Scaramuzzo, c’erano, tra gli altri, Nicola Tenuta, sindaco di Acri; Maria Francesca Coschignano; assessore comunale allo Spettacolo, Giuseppe Cristofaro; presidente della fondazione “Vincenzo Padula”; Antonio Simarco, consigliere provinciale e assessore alla Cultura del Comune di Rogliano; e Raffaele Lisco, studioso cinematografico.
Dopo i saluti di rito delle autorità, è stato proprio quest’ultimo a tracciare le caratteristiche peculiari del cinema di Giovanni Veronesi e a collocarlo nel contesto italiano.
Ernesto Fioretti ha quindi raccontato la sua storia di ex traslocatore. Una condizione cambiata grazie ai mobili di Carlo Verdone, con cui entra in confidenza, dopo un trasloco, e per il quale inizia a lavorare come autista prima e collaboratore più stretto poi.
Frequentando posti e personaggi del cinema italiano, Fioretti s’imbatte in Veronesi, con cui condivide un viaggio.
In questa occasione, ha modo di raccontare la sua vita al regista. Pochi giorni e il telefono di Fioretti squilla: “Ciao Ernesto, sono Giovanni (Veronesi), penso che la storia della tua vita possa essere la trama di un mio film”.
“Pensavo fossimo su Scherzi a parte”, ammette oggi l’attore.
Nasce così “L’ultima ruota del carro”, frase che il padre di Fioretti gli rivolge dopo l’ennesima deludente pagella scolastica.
Nel film Fioretti è interpretato dal bravissimo Elio Germano, “davvero impressionante, al punto che a volte, anche in gesti tipici e tic, mi sembrava di guardarmi allo specchio”.
La biografia di quest’uomo che è passato per mille mestieri, è il pretesto per Veronesi per raccontare uno spaccato di quarant’anni di storia patria.
Il successo del film non ha cambiato una virgola della vita di Fioretti, al punto che “rimango sempre l’ultima ruota del carro”.
Alla serata doveva intervenire lo stesso Veronesi, impossibilitato a farlo solo all’ultimo. Ha comunque girato un video con Mattia Scaramuzzo, a Villa Borghese, a Roma, in cui saluta chi all’Old Movie c’era e racconta il suo film.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano della Calabria” dell’01-04-2014.