Acri-Esternalizzazione tributi, il rinvio della gara diventa un caso politico
Un semplice impedimento di due commissari per la seduta di gara per l’esternalizzazione del servizio riscossione del Comune diventa una sorta di caso politico.
L’assenza dei due ha infatti indotto Armando Covello, responsabile della Centrale Unica di Committenza, dei Comuni di Acri e Bisignano, a rinviare la seduta, prevista per martedì scorso.
Questo è bastato a far rivendicare il risultato al Comitato No Esternalizzazione, che si batte contro questo provvedimento assunto dall’ex maggioranza consiliare, con tanto di relativa delibera. In realtà si tratta solo di un rinvio e non di una sorta di marcia indietro, anche perché essendo una scelta di chiara matrice politica non può in alcun modo essere intaccata dalla struttura, che si occupa invece solo della gestione. Una simile gara implica la presenza di commissari con “acclarata” esperienza in gare di siffatta natura e non ce ne sono molti in giro. La decisione di esternalizzare anche la riscossione volontaria dei tributi, oltre a quella coattiva che è già in capo a Equitalia, risponde all’esigenza di innalzare percentuali che non sono compatibili con il principio che i servizi debbano autofinanziarsi. Questo è stato uno dei motivi per i quali, ad esempio, la Corte dei Conti ha bocciato il piano di riequilibrio finanziario pluriennale presentato dal Comune. Secondo il Comitato No Esternalizzazione la riscossione può farla il Comune, tramite l’ufficio Tributi, e darla a una ditta esterna rappresenta solo un ulteriore aggravio per le casse del Comune. Di diverso avviso ovviamente l’ex maggioranza che l’ha votata in consiglio.
In ogni caso, il rinvio della seduta di gara non ha nulla a che vedere con il merito della scelta. Infatti nei prossimi giorni verrà individuata una nuova data utile.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 16-02-2017 Piero Cirino