ACRI: Fabbricatore Confermato Presidente del Consiglio Comunale
Prevedibilmente il consiglio comunale ha respinto la sfiducia al presidente dell’assemblea, Cosimo Fabbricatore.
Erano state le opposizioni, in un primo momento, a richiedere che in consiglio si discutesse questo specifico all’ordine del giorno. Per una questione procedurale, quindi di forma, le minoranze non potevano presentare una mozione di sfiducia al presidente Fabbricatore, poiché siffatta procedura avrebbe dovuto avere in calce i due quinti delle firme delle assise e le opposizioni non hanno i numeri per arrivare a tanto.
Per aggirare l’ostacolo, i sei consiglieri di opposizione hanno richiesto un ordine del giorno in cui si discutesse di una mozione di sfiducia che in realtà non poteva essere presentata. La sfiducia si basava sulla convinzione che Fabbricatore avrebbe “ripetutamente eluso il ruolo istituzionale e in particolare ha periodicamente omesso di concordare con i gruppi consiliari di minoranza date e orari dei vari consigli comunali”.
Per le opposizioni, “il presidente rappresenta l’intero consiglio comunale e ne è l’oratore ufficiale, ne tutela la dignità del ruolo e assicura l’esercizio delle funzioni allo stesso attribuite dalla legge e dallo statuto; esercita i poteri necessari per mantenere l’ordine e per assicurare l’osservanza della legge, dello statuto e del regolamento; nell’esercizio delle sue funzioni, si ispira a criteri di imparzialità, intervenendo a difesa delle prerogative del consiglio e dei singoli consiglieri in conformità a quanto previsto dall’art. 5 del regolamento del consiglio comunale”. E questo con Fabbricatore non sarebbe accaduto.
In extremis, in verità, la discussione poteva essere evitata, in considerazione del fatto che in un recente incontro era sopravvenuto in chiarimento che aveva in qualche modo soddisfatto i firmatari del documento, persuasi a ritirarlo.
A quel punto però era la maggioranza a non essere d’accordo, chiedendo che fosse confermato il consiglio comunale, proprio perché si arrivasse a una discussione e a un voto che rafforzasse la posizione del presidente del consiglio comunale.
L’interessato ha ricostruito l’iter di queste ultime settimane, spiegando che vi era una questione di priorità legate anche al dissesto e che un argomento come l’ordine pubblico avrebbe dovuto avere il giusto risalto in un’apposita riunione in cui il tema fosse stato predominante.
In ogni caso, Fabbricatore ha respinto ogni addebito circa la terzietà del suo ruolo.
Di ordine pubblico e di altri argomenti comunque si discuterà nel consiglio comunale già convocato per venerdì prossimo.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano della Calabria” del 21-01-2014.