Politica

Acri-Feraudo, Capalbo al capolinea, si dimetta per il bene della città

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Sulle difficoltà della maggioranza, ieri è intervenuto anche il consigliere di opposizione Maurizio Feraudo.
“Oggi – spiega Feraudo in una nota – è stato l’epilogo naturale delle contrapposizioni e delle contraddizioni che hanno iniziato a lacerare la maggioranza consiliare già all’indomani delle elezioni, è stata ufficializzata la crisi della compagine a sostegno del sindaco Capalbo, sfociata nella inedita quanto avventata “espulsione” del consigliere Luigi Caiaro dalle file della maggioranza. Così – prosegue il comunicato -, dopo il defenestramento degli assessori Maria Mascitti e Sergio Algieri, che erano stati tra i più votati nella lista del Pd, e la “cacciata” del consigliere più votato nella lista “Acri in Comune”, il sindaco è ancora più debole, numericamente, ma soprattutto politicamente. E lo sarà ancora di più quando, a breve e coerentemente con questo suo modo dispotico di affrontare le difficoltà, sarà costretto ad altre epurazioni”.
Per Feraudo, “le scelte scellerate del sindaco, che in questo momento particolarmente difficile e delicato per le casse comunali ha avuto finanche l’ardire di affidare la delega più importante, quella al Bilancio, a un professionista che, per quanto valido nel suo campo, sta dimostrando di non avere quelle competenze specifiche per governare il dissesto finanziario, stanno aprendo voragini amministrative profonde, con conseguente ulteriore depauperamento del tessuto economico, culturale e sociale della nostra città”. Infine, “il sindaco, ormai senza nemmeno più quel consenso elettorale che lo aveva designato, farebbe bene, nell’esclusivo interesse della città, a prendere atto del suo fallimento politico-amministrativo ed essere consequenziale. Gliene sarebbero grate anche le generazioni future”.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 31-01-2019 Piero Cirino


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