Acri-Firmato il decreto di scioglimento, si vota a giugno
E’ stato finalmente pubblicato il decreto di scioglimento del consiglio comunale di Acri. E’ stato firmato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo scorso 20 febbraio, ma solo ieri se n’è avuta notizia.
Questo significa semaforo verde per le elezioni di giugno. Senza il decreto firmato prima del 24 febbraio, infatti, per gli acresi il ritorno alle urne sarebbe stato posticipato rispetto alla prima finestra utile.
Avendo già una data certa, quantomeno un periodo ben preciso, la consueta liturgia della campagna elettorale può dunque manifestarsi in tutte le sue fasi.
E’ il momento delle grandi manovre, per delineare la griglia di partenza degli aspiranti alla carica di sindaco. Per tutti c’è la consapevolezza che non sarà facile, essendo il Comune di Acri in dissesto. Questo significa una libertà di manovra decisamente limitata, con il lavoro contestuale dell’organismo di liquidazione che dovrà fare le pulci ai bilanci degli ultimi cinque anni e inevitabili ripercussioni anche sul presente e sull’immediato futuro. Inoltre, prima della caduta dell’amministrazione comunale guidata da Nicola Tenuta, il consiglio aveva fatto appena in tempo a votare la delibera con cui sono state fissate le aliquote dei tributi comunali per i prossimi cinque anni. Tutte al massimo, così come prevede la prassi.
La premessa è chiara a tutti i pretendenti, ma c’è da giurare che questo non scoraggerà chi vuole diventare primo cittadino del centro presilano. Nomi in questo periodo ne circolano tanti e non sempre le voci sono attendibili.
Per ora c’è l’indicazione della segreteria del Partito Democratico, che ha candidato Pino Capalbo, il quale ha appena rassegnato le dimissioni da consigliere provinciale. Questa indicazione dovrà essere ratificata dall’assemblea degli iscritti, fissata per venerdì 3 marzo. All’orizzonte si profila una spaccatura, con una quota di fuoriusciti che potrebbe decidere di costruire un’alternativa a Capalbo. In questo senso le voci sono molto insistenti e verosimili.
Il neonato movimento dei Centristi per l’Europa, che da queste parti ha visto l’adesione di molti ex Udc, candiderà quasi certamente Anna Vigliaturo. L’Udc rimane e bisognerà capire se appoggerà questa scelta. Per il resto, al momento si brancola nel buio. Le prossime settimane comunque daranno indicazioni più precise sulla fisionomia delle candidature per le Comunali di giugno.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 25-02-2017 Piero Cirino