ACRI: Gaccione Premiato In Municipio
Ieri mattina il campione mondiale di piazza classica e di pizza dessert Maurizio Gaccione ha ricevuto il premio “Acresi nel mondo”.
Il riconoscimento gliel’ha attribuito l’associazione “Acri nel cuore”, punto di riferimento per tutti gli acresi che vivono e operano in Italia e all’estero.
Gaccione avrebbe dovuto ritirarlo durante la terza edizione del “Palio dei ciucci e torneo dei giochi popolari”, che si è tenuta nello scorso mese di agosto.
Impegni professionali non gli hanno permesso di raggiungere Acri e così la cerimonia di consegna è avvenuta ieri in Municipio.
Erano presenti il sindaco facente funzioni Luigi Maiorano; il presidente dell’associazione “Acri nel cuore”, Lucio Rocco; l’assessore Natalino Cerlino; e i dirigenti comunali Elio Feraudo e Pino Altomari.
Maurizio Gaccione è uno degli acresi che hanno fatto strada.
Ha iniziato negli Stati Uniti, quindi ha fatto tappa in Francia, Germania, Austria e Giappone. Queste esperienze si riveleranno tutte preziose per i successi futuri.
Nel 1994 è quarto al campionato mondiale della pizza, svoltosi a Viareggio; nello stesso anno si piazza secondo ai campionati nazionali; nel 1997 è secondo ai campionati mondiali; nel 1999 a Montecarlo riceve l’attestato di Pizza di Qualità dalla Comunità Europea; nel 2000 corona il suo sogno diventando campione mondiale su 300 concorrenti, piazzandosi al primo posto; nel 2001 a Verona riceve il diploma di Gran Maestro Pizzaiolo; nel 2006 a Barcellona si classifica secondo al campionato europeo; nel 2007 al campionato mondiale di pizza senza glutine si classifica primo e riceve il premio “qualità”; alle Olimpiadi della pizza del 2007 conquista tre podi: senza glutine, pizza in teglia e velocità; nel 2009 secondo ai mondiali di Pizza e due, in collaborazione con uno chef; nello stesso anno secondo nella categoria Pizza di Kamut (grano Corassan, grano primordiale); primo posto ai campionati nazionale nel 2011 e mondiale di Pizza Dessert nel 2012.
Questo curriculum ha indotto l’associazione “Acri nel cuore” ad assegnargli il riconoscimento per essere stato un adeguato ambasciatore dell’”acresità” nel mondo.