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Acri-Gli ex lavoratori Acritrasport tornano a protestare

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I dodici ex Lavoratori Socialmente Utili, fino allo scorso anno dipendenti della Acritrasport e da mesi disoccupati, da ieri hanno ripreso la loro protesta.
Sotto una canicola opprimente hanno dato vita a un presidio davanti alla sede municipale. Le rassicurazioni del sindaco Nicola Tenuta, fatte solo poche settimane fa, sembrano essere una speranza diventata una triste realtà.
Costoro hanno abbandonato l’ampio bacino dei Lavoratori Socialmente Utili, perché attratti dal miraggio di un impiego stabile, quello della Acritrasport, che nel 2003 assunse il servizio dei trasporti scolastici, dopo che il Comune, quando era sindaco quello attuale, Nicola Tenuta, decise di esternalizzare il servizio.
E’ in corso una discussione, in qualche tratto, ma non sempre, inficiata dalla propaganda politica, sui costi di questa decisione per le casse comunali.
Tuttavia, al di là delle opinioni, c’è un dato incontrovertibile: questi lavoratori, dopo aver abbandonato un presidio che aveva qualche prospettiva di stabilità occupazionale, da un anno, cioè da quando la Acristrasport non ha più il trasporto scolastico, sono stati licenziati.
Nel corso degli ultimi mesi si sono susseguiti numerosi incontri per capire si vi sia qualche possibilità di reinserimento nel bacino dei precari Lsu-Lpu.
Ieri, dopo settimane di silenzi, i dodici lavoratori interessati hanno deciso di riprendere l’agitazione.
Il sindaco non li ha ricevuti, ma la responsabile locale della Cgil, Teresa Aiello, ha avuto l’opportunità di scambiare con lui qualche opinione, e la sua impressione non è delle migliori.
“Il sindaco Tenuta – afferma Teresa Aiello -, nonostante le rassicurazioni seguite all’ultima protesta inscenata, che un barlume di speranza aveva alimentato -, ieri, nonostante non ci abbia voluto ricevere, ci ha fatto chiaramente intendere che per questi lavoratori non intravvede alcun tipo di soluzione che li possa ricondurre nell’alveo della loro vecchia condizione di Lavoratori Socialmente Utili. Noi siamo convinti che intanto qualche soluzione provvisoria, in attesa di una definitiva schiarita, fosse possibile e non è stata messa in atto. In ogni caso, costoro rivendicano un diritto sacrosanto e non ci fermeremo fino a quando non sarà stato riconosciuto”.
Per Nicola Tenuta, “stiamo facendo il possibile per questi lavoratori, ma occorre la collaborazione di tutti, anche dei sindacati. Oggi stesso( ieri per chi legge), ho inviato un telegramma al presidente Mario Oliverio, con la richiesta di un incontro urgente, ma mi piacerebbe che in questa vertenza Comune e sindacati fossero dalla stessa parte.
Intanto ritengo opportuno che non la maggioranza, ma il consiglio comunale discuta delle possibili soluzioni di questo problema, ma da parte nostra non c’è nessuna chiusura”.

Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 07-07-2015.


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