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ACRI: Il Beato Angelo a Padia

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Il 12 agosto ad Acri, durante la novena in onore della Madonna Assunta nel quartiere di Padia, ha avuto luogo una cerimonia suggestiva in onore del Beato Angelo.
Siamo nell’Anno della fede e il parroco di Santa Maria Maggiore, Don Giampiero Fiore, ha pensato di esporre alla venerazione dei fedeli un’immagine del Beato Angelo, poiché in questa chiesa, il 4 giugno 1674, ha ricevuto il Sacramento della Cresima. Il giovane Lucantonio Falcone (Beato Angelo d’Acri) proprio qui ha confermato la sua fede.
Ad animare questo momento Padre Pietro Ammendola, Guardiano del Convento dei frati Cappuccini di Acri. Padre Pietro, che sta predicando la novena, ha benedetto la nuova immagine del Beato Angelo posta nella cappella del Santissimo Sacramento. Per tale occasione è stata esposta in chiesa una Reliquia del Beato Angelo, un pezzo di camicia intriso del suo sangue, con la quale è stata impartita la benedizione ai numerosi fedeli intervenuti.
Il Beato Angelo più volte è stato presente nella Chiesa diPadia nella quale ha predicato ben quattro Quaresime (1717 – 1720 – 1724 – 1729) e proprio per ricordare queste predicazioni e soprattutto la Quaresima del 1729, Don Giampiero ha fatto erigere una croce in prossimità del luogo scelto a suo tempo dallo stesso Beato Angelo per piantare il Calvario come usava fare lui alla fine di ogni missione. Inoltre il Beato Angelo durante le sue predicazioni, quando parlava della passione di Gesù, della flagellazione subita, davanti ai fedeli si flagellava fino al sangue. Ecco perché è stata esposta proprio la Reliquia della camicia intrisa di sangue, per ricordare la flagellazione che il Beato Angelo fece anche nella Chiesa di Padia.
Terminata la benedizione della nuova immagine in chiesa, si è formata una processione con le fiaccole, guidata da Don Giampiero e animata da Padre Pietro. Durante il tragitto il popolo ha cantato con grande devozione il canto “Ai tuoi piedi o Bella Madre” così caro al popolo di Acri. arrivati sul posto Don Giampiero ha tenuto un discorso e ha scoperto la targa che ricorda l’avvenimento nell’Anno della Fede. Dopo la benedizione un momento di festa.
Ancora una volta il Beato Angelo al centro della vita del popolo di Acri, un binomio questo inscindibile e che continua a coinvolgere antiche e nuove generazioni


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