ACRI-Il comitato contro il caro tasse, l’amministrazione comunale non ha capito niente
La “Libera Associazione Acrese”, che giovedì scorso ha promosso la manifestazione contro il caro tasse, esprime tutta la sua soddisfazione e va giù duro contro l’amministrazione comunale.
“Il nostro scopo – si legge in una nota – è stato raggiunto: quello di portare all’attenzione dei nostri amministratori la sofferenza che sta vivendo un’intera comunità.
Purtroppo costoro ancora una volta, hanno dimostrato di non tenere al bene della collettività”.
Il corteo “è stata la dimostrazione che la popolazione è stanca di questa supponenza, nonché della mancanza di trasparenza negli atti pubblici. Abbiamo detto forte e chiaro che la crisi non dobbiamo pagarla noi, che ognuno deve essere investito della responsabilità che gli compete e che le tasse vanno pagate, ma nella giusta misura. Ci siamo ripresi un pezzo di sovranità, che spetta sempre e comunque al popolo, che deve sempre tenere l’attenzione sull’operato del proprio governo.
Il sindaco – prosegue il testo – era fuori sede per impegni istituzionali, ci hanno detto, era assente anche l’assessore ai Tributi Martelli, anch’egli per chissà quali motivi. L’unico che ha avuto il coraggio di rispondere alle nostre richieste è stato il vicesindaco, Dott. Ferraro. Abbiamo assistito a una scena patetica, in cui a domande precise sottoposte da noi del comitato, dalla stampa locale e regionale, si rispondeva con la solita sufficienza e distacco degna di un politico di lungo corso”.
Il comitato si dice parzialmente soddisfatto “delle risposte riguardo alle bollette dell’acqua, palesemente illegittime, dell’apertura sulla revisione dell’obbrobrio fiscale dell’Imu sui terreni agricoli”, mentre l’assessore Ferraro “è stato irremovibile sulla concessione dello sgravio dell’80% sulle bollette Tari. Questo significa non aver capito niente di quello che la gente aveva da dire. Lo scopo di questa amministrazione è di perseguire a tutti i costi l’incasso della Tari 2014, ma non lo chiede la Corte dei Conti, è una richiesta dettata dal fatto che la giunta spera di rientrare dei debiti il prima possibile, per poter affermare di aver salvato il Comune dal dissesto come sta già facendo.
Dobbiamo – prosegue il comitato – confutare tre “fatti” che la giunta Tenuta ama ripetere come un mantra: non è vero che è la Corte dei Conti che ha chiesto di aumentare le tariffe della Tari ai livelli attuali; non è vero che è il sindaco Tenuta che ha salvato la città di Acri, semmai sono gli acresi che la stanno salvando con le loro tasse; potrà anche essere vero che la colpa del dissesto è di altre amministrazioni, ma sicuramente non sono stati gli acresi a creare il debito, almeno la maggior parte”.
Le risposte dell’assessore Ferraro “lasciano il tempo che trovano, sembrava di assistere a una farsa in stile drammatico”.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 22-02-2015.