Acri-Il comitato ‘Io non scivolo più’, l’Anas ha mantenuto le promesse
Il comitato “Io non scivolo più”, nato per protestare contro il fondo stradale scivoloso della SS660, con un numero impressionante di incidenti negli ultimi anni, esprime soddisfazione dopo il comunicato ufficiale dell’Anas Calabria, con il quale si annuncia che sono terminati i primi lavori di manutenzione ordinaria che hanno interessato la strada.
“Questo primo step – spiega il comitato in una nota – ha visto interventi di ripristino del manto stradale nel tratto compreso tra il km 11,600 e il km 14,900 e successivamente tra il km 15,900 e il km 17,000, quest’ ultimo dove insiste la cosiddetta “frana di Acri” che prima dei lavori costringeva a rallentamenti e in alcuni tratti i mezzi pesanti erano costretti a fermarsi per gli avvallamenti presenti”.
In questo tratto “sono stati effettuati lavori di rifacimento del piano viabile e interventi sul sottofondo stradale danneggiato a causa dei movimenti franosi. Infine c’è stato l’adeguamento delle barriere di sicurezza,in tratti saltuari, tra il Km 5,850 e il km 9,350”.
Tutti i lavori di rifacimento della pavimentazione esistente “sono stati eseguiti al fine di eliminare le circostanze che potevano influire sulla sicurezza stradale e per ripristinare un livello ottimale del confort alla guida.
Dopo la raccolta di oltre 7000 firme e l’incontro che il comitato ha avuto nello scorso mese di aprile con l’Ing. Marco Moladori, Responsabile Area Compartimentale Calabria, “esprimiamo vivo compiacimento per il lavoro svolto, consapevoli che ciò che è stato promesso dallo stesso Ing. Moladori durante l’incontro è stato per il momento rispettato. Come comitato resteremo vigili e attenti per il proseguo dei lavori che dovranno,una volte per tutte, risolvere una problematica che da anni crea disagio agli automobilisti, in particolar modo nel tratto di località Cocozzello. L’inverno è alle porte – scrive ancora il comitato “Io non scivolo più” – e in questo tratto potrebbero verificarsi disagi anche quest’anno, ma siamo certi che l’Anas saprà adottare le migliori soluzioni del caso, in attesa di quello che dovrebbe essere l’intervento definitivo”.
Da “Il Quotidiano del Sud” dell’08-11-2017 Piero Cirino