ACRI: Il Rotary in Visita alle Chiese più Antiche di Acri
Un sole primaverile e piacevolmente tiepido domenica mattina ha accompagnato la Giornata rotariana del patrimonio culturale.
L’iniziativa si è tenuta contestualmente in tutti i club Rotary del Distretto 2100, che comprende le regioni Calabria e Campania e il territorio di Lauria.
Ad Acri si è registrata una nutrita partecipazione, non solo dei soci del club presieduto da Antonio Conforti, ma anche di semplici cittadini che hanno approfitta dell’occasione per saperne di più su alcune delle più antiche chiese del centro storico.
In particolare, la visita guidata si è snodata lungo tre tappe nell’antico borgo di Padia, nelle chiese di San Nicola Ante Castillum, recentemente restaurata, Santa Croce e Santa Maria Maggiore. Quest’ultima è la chiesa più antica di Acri e ospita un crocifisso ligneo, la cui datazione si aggira intorno al tredicesimo secolo, la cui recente restaurazione è stata finanziata proprio dal Rotary Club di Acri.
Della delegazione guidata dal presidente Conforti, domenica mattina facevano parte, tra gli altri, anche il presidente della commissione distrettuale “Rotary per l’arte” e Marcello Guido, l’europarlamentare Gino Trematerra.
L’amministrazione comunale era rappresentata dal consigliere Giulio Romagnino.
A guidare il viaggio artistico – culturale – religioso sono stati l’Arch. Giuseppe Cassavia, che ha curato il restauro della chiesetta di San Nicola Ante Castillum; il Prof. Giuseppe Abbruzzo, storico e direttore del periodico “Confronto”; e la Dott.ssa Mara Monteverde.
L’iniziativa è stata inoltre l’occasione per frequentare i caratteristici vicoli di Padia, oltre che motivo di riflessione sulle possibilità turistiche che la zona offre, mai sfruttate.
La manifestazione è stata organizzata, a livello distrettuale, “per rafforzare e stimolare la collettività verso un’azione di difesa e valorizzazione del bene culturale”.
Per il Rotary acrese, le chiese del centro storico “sono state in passato luoghi importanti, vissuti e identitari della comunità, oggi purtroppo non molto frequentate ed in taluni casi chiuse ed in situazioni di grave degrado”.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano della Calabria” dell’01-05-2014.