Acri-Inaugurato l’archivio storico Malito
E’ stato inaugurato, nei giorni scorsi, l’archivio storico della famiglia Malito. La sua sede è nello storico palazzo della famiglia Malito.
L’arch. Francesco Cilento, curatore e responsabile dell’archivio, nonché proprietario insieme al fratello Gennaro, nell’occasione ha ripercorso le fasi che hanno consentito il riordino e l’inventariazione del materiale documentario relativo alle molteplici attività economiche di famiglia avviate a partire dal 1831.
“Il fondo archivistico – ha detto Francesco Cilento – è un’importante fonte oltre che per la storia di Acri, cittadina ai piedi della Sila cosentina, anche per la storia dell’imprenditoria calabrese che tra la metà dell’800 e i primi del ‘900 seppe caratterizzare il territorio con opifici per la produzione serica”.
Carlo Alberto Malito, capostipite della famiglia, “riuscì ad imprimere, con la sua abilità e lungimiranza, una grande spinta all’attività della grande filanda serica, che sorgeva ai margini dell’abitato di Acri, in prossimità del torrente Calamo, e la cui configurazione era identificabile nel modello cosiddetto manchesteriano, caratterizzato da grandi e luminosi ambienti”. L’imprenditore riuscì a raggiungere altissimi livelli di produzione, tanto da ottenere positivi riscontri all’Esposizione Nazionale di Milano del 1881, all’esposizione Generale ltaliana di Torino del 1898 e all’Esposizione Internazionale di Parigi del 1900.
Il fondo comprende una cospicua corrispondenza che testimonia i rapporti internazionali che la famiglia Malito riuscì ad intraprendere nell’800 e ad intrattenere fino alla metà del ‘900. L’Archivio Malito è stato dichiarato nel 2004 di Notevole Interesse Storico dal Mibac.
L’intento della proprietà è quello di condividere questo patrimonio documentale, garantendo la massima fruibilità delle carte, con studenti, appassionati, studiosi e con
chiunque sia interessato.
La manifestazione di venerdì scorso si è svolta con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Da “Il Quotidiano del Sud” dell’01-10-2018 Piero Cirino