Acri-Indennità, ‘Acri in Movimento’ contro la maggioranza
Il meetup “Acri in Movimento”, chiara declinazione locale del Movimento Cinque Stelle, si scaglia contro la maggioranza che sostiene l’esecutivo guidato da Pino Capalbo, rea di aver votato contro la rinuncia alle indennità di funzione e ai gettoni di presenza di amministratori e consiglieri comunali.
“E’ doveroso ricordare e soprattutto informare i cittadini – si legge in una nota del movimento – che nel consiglio comunale tenutosi il giorno 6 settembre, un punto all’ordine del giorno, iscritto su richiesta della minoranza era “Rinuncia alle Indennità da parte dei consiglieri ed amministratori”, vale a dire si chiedeva al sindaco ed agli assessori di rinunciare alle indennità di funzione ed ai consiglieri di rinunciare ai gettoni di presenza. Con immensa tristezza – prosegue la nota -, assistiamo a una desolante realtà, la maggioranza decide all’unanimità, senza discutere il punto, di non approvare la proposta dei consiglieri di minoranza, pertanto si mantengono i loro benefit”.
Rinunciare alle indennità “non è un atto dovuto, ma, nel contesto di dissesto finanziario nel quale versa il nostro Comune, con una situazione economica estremamente grave e per la quale i cittadini vengono sottoposti ad enormi sacrifici, un segnale della riduzione dei costi della politica era quantomeno doveroso. Le scelte scellerate e la mala amministrazione del bene comune degli anni passati ricade sempre e solo sui cittadini”.
Una delle prerogative del M5S “invece è proprio quella di dimezzarsi o addirittura, quando è possibile, di rinunciare alle indennità. Deve essere compito della politica dare l’esempio ai cittadini, mettendo in atto piccole rinunce è possibile operare per il bene comune”.
Infatti, “rinunciando solo ad una percentuale dell’indennità e depositandola in un capitolo di bilancio, i nostri amministratori avrebbero potuto dar vita a progetti di vario tipo, tanto per dirne qualcuno, si poteva dare un sussidio per pagare l’assistenza domiciliare agli anziani, sostenere le mense scolastiche o il trasporto scolastico, aiutare cittadini in difficoltà economica e tanti altri. I cittadini non vanno aiutati, ma devono essere sempre e solo spolpati”.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 20-09-2017 Piero Cirino