Politica

Acri-La Corte dei Conti boccia il predissesto

Condividi:

La Corte dei Conti ha bocciato il piano di riequilibrio pluriennale, più noto come predissesto, del Comune di Acri.
Una scarna Pec, arrivata in Municipio nella tarda mattinata di mercoledì, per far ripiombare nel baratro del dissesto l’ente guidato dal sindaco Nicola Tenuta. Una risposta attesa da due anni e che ora costringe gli acresi a nuovi sacrifici.
Non sono ancora note le motivazioni della decisione della Corte dei Conti, che ha comunque definito non congruo il piano che il Comune aveva elaborato con la consulenza della fondazione Trasparenza.
Tra i motivi principali, con ogni probabilità, c’è una scarsissima percentuale di riscossione da parte dell’ente, un campanello d’allarme che lo stesso Tenuta aveva agitato nel corso dell’ultimo consiglio comunale.
Il sindaco Tenuta ha già fatto sapere che il Comune presenterà ricorso, perché convinto della bontà del piano presentato. L’Amministrazione Comunale ieri ha fatto sapere di aver già individuato un noto legale, che peraltro ha seguito con successo anche le questioni di altri centri importanti come Cosenza, per presentare il ricorso.
Il Comune di Acri era stato costretto a dichiarare il dissesto nel dicembre del 2013, ma aveva fatto ricorso alle Sezioni Riunite della Corte dei Conti di Roma, che nella primavera del 2014 l’accolsero.
Il piano di riequilibrio finanziario pluriennale fu approvato nel luglio di quell’anno, al termine di una lunghissima seduta del consiglio comunale, durante la quale l’assemblea civica riconobbe anche i debiti fuori bilancio.
Formalmente Acri ritorna in dissesto, con tutto ciò che ne consegue: tariffe al massimo e servizi al minimo. Si tratta di una situazione che gli acresi hanno già conosciuto e toccato con mano tra il 2013 e 2014 e che ora torna ad agitare il loro sonno.
Eppure nelle ultime sedute del consiglio comunale il primo cittadino aveva ostentato un certo ottimismo circa la decisione della Corte dei Conti, affermando di avere ricevuto dei segnali incoraggianti.
In questo clima, le assise si riuniranno mercoledì prossimo, con seduta convocata dal presidente Cosimo Fabbricatore, per le ore 14:30.
Due i punti all’ordine del giorno: variazione generale al bilancio di previsione e ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e verifica di salvaguardia degli equilibri di bilancio.
Al di là degli argomenti ufficiali, è ovvio che il tema principale sarà proprio il ritorno di una condizione di dissesto e tutti gli atti consequenziali.

Da “Il Quotidiano del Sud” del 22-07-2016 Piero Cirino


Condividi:

Lascia un commento

error: Content is protected !!