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Acri-La prossima settimana il nuovo presidente del consiglio comunale

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La conferenza dei capigruppo consiliari ha stabilito la data in cui verrà eletto il nuovo presidente del consiglio comunale. Le assise municipali, convocate dalla vicepresidente Fabiana Fuscaldo, si riuniranno mercoledì 9 novembre, alle ore 15:00. Stabilita una eventuale convocazione, per venerdì 11 novembre, alla stessa ora.
Cosimo Fabbricatore ha presentato nelle scorse settimane le sue dimissioni. Stavolta non verrà rieletto in consiglio, così come era accaduto in occasione delle precedenti dimissioni dalla carica. In quella circostanza la sua rielezione passò per il meccanismo anagrafico della maggiore età rispetto a Maria Mascitti, votata dalle opposizioni. Passò per il suo stesso voto determinante, poiché il consigliere di maggioranza Natale Bruno, che l’aveva difatti sfiduciato, votò scheda bianca.
Già in quell’occasione Fabbricatore non nascose il suo disappunto, affermando che sull’esito di quel voto avrebbe riflettuto. L’approdo di questo travaglio sono state le nuove dimissioni. Il suo successore sarà Luca Roselli. Bisognerà capire se vi siano anche settori dell’opposizione pronti a votarlo.
Certo è che la vicenda della presidenza del consiglio ha assunto, in molte circostanze, sembianze quasi kafkiane. In questi oltre tre anni il percorso è stato reso accidentato da tre mozioni di sfiducia e due dimissioni. Stavolta Fabbricatore sembra aver gettato definitivamente la spugna e lo spiegherà in consiglio. La discussione che anticiperà il voto rappresenterà un bel banco di prova per i consiglieri che dovranno inventarsi nuovi spunti dialettici, considerato che su questa storia è stato detto praticamente tutto. Politicamente la maggioranza ne esce con le ossa rotte e non può incolpare neanche le opposizioni consiliari, che, in questa sorta di psicodramma, sono rimaste salomonicamente alla finestra. Fabbricatore tornerà a sedere, così come aveva fatto per le prime settimane della legislatura, tra gli scanni dei consiglieri di maggioranza, ma c’è da giurarci che se l’è legata al dito. Non lo dirà pubblicamente, perché non può dirlo, ma il suo voto non sarà sempre scontato. Alla fine della legislatura manca praticamente l’ultimo miglio e neanche una maggioranza così rissosa sembra in grado di mandare tutto per aria, quindi si navigherà a vista, mentre ognuno appronterà le proprie strategie in vista delle elezioni del 2018. Sperando che nel frattempo le sezioni riunite della Corte dei Conti di Roma non abbiano intonato il de profundis delle finanze comunali.

Da “Il Quotidiano del Sud” del 02-11-2016. Piero Cirino


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