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Acri-Laca, il Comune ritiri la delibera della esternalizzazione dei tributi

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L’esternalizzazione del servizio di riscossione dei tributi comunali non piace alla Laca (Libera Associazione Cittadini Acresi).
“In consiglio comunale – si legge i9n una nota dell’associazione – è stato “partorito” l’ennesimo atto “truffa” ai danni dei cittadini acresi. La delibera n. 41 si prefigge di affidare a una agenzia esterna al Comune il servizio di riscossione dei tributi. Questa agenzia privata, che opera quindi con scopo di lucro (per intenderci non fa beneficenza), avrà l’obiettivo di riscuotere per nome e conto dell’ente comunale tutti, e ribadiamo tutti, i tributi”.
L’amministrazione Tenuta “ha più volte annunciato di aver potenziato l’ufficio Tributi, fornendo le migliori risorse in organico, aderendo anche all’Anutel (Associazione Nazionale Uffici Tributi Enti Locali) e avendo la collaborazione di un ex dirigente dell’Agenzia delle Entrate, il quale ha messo a punto un progetto per l’efficientamento delle entrate comunali, quindi non si comprende perché esternalizzare un servizio che il Comune può fare in autonomia e in maniera efficiente”.
Il Comune, “inoltre, ha a disposizione il software del nuovo fornitore, la Dedagroup, in grado di gestire tutti i tributi e di accedere alla banca dati dell’Agenzia delle Entrate per i controlli incrociati. Analizzando, poi, nel dettaglio la citata delibera e il relativo capitolato di appalto, l’agenzia di riscossione “incasserà” sia sulla riscossione coattiva, sia su quella volontaria (Equitalia interveniva solo su quella coattiva). In sintesi – prosegue la Laca – si può stimare che nei sei anni (inizialmente erano previsti tre), in cui l’agenzia opererà, guadagnerà oltre tre milioni di euro, soldi che non entreranno mai nelle casse comunali, impegnando di conseguenza le future amministrazioni, sperando che questa abbia finito di fare danni”.
Questa esternalizzazione “favorirà una società a discapito dei cittadini già vessati dalle tariffe al massimo”. Per questi motivi, “la Laca, insieme ad altre associazioni presenti sul territorio acrese, ai sindacati e alle forze politiche, ha presentato una richiesta al sindaco e al presidente del consiglio comunale per annullamento in autotutela della delibera di consiglio n.41/2016 e di tutte le procedure amministrative da essa derivanti”.

Da “Il Quotidiano del Sud” del 14-11-2016 Piero Cirino


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