Acri-Laca, sulla Tari è in arrivo una mazzata
La Laca (Libera Associazione Cittadini Acresi), sui tributi rincara la dose contro l’ex giunta Tenuta, non lesinando critiche a quella attuale.
“Oltre tre anni fa denunciavamo la scellerata gestione della cosa pubblica da parte della giunta Tenuta e della sua amministrazione – scrive la Laca in una nota -, oggi torniamo sulla vicenda tributi e sul bando per la raccolta differenziata che ha evidenziato tutta la malafede della passata amministrazione che ci conferma ancora una volta che avevamo ragione”.
I numeri snocciolati nella relazione dall’assessore Iaquinta, “emersi nell’ultimo consiglio comunale, ci consegnano questa situazione: ci sono oltre 9300 utenze domestiche (rispetto alle 9100 precedenti) e quasi 1100 utenze non domestiche (rispetto alle poco più di 300 precedenti). Questo a fronte di una diminuzione continua in termini sia di abitanti che di attività commerciali, negli ultimi cinque anni”.
Le tariffe Tares e Tari “calcolate su valori non rispondenti alla realtà ha portato all’invio di bollette sballate a danno dei cittadini, cosa che dicevamo già nel 2014. Altra mazzata si profila all’orizzonte, visto che il servizio di raccolta differenziata si appresta ad essere di nuovo esternalizzato e che nel corso di questi quattro anni è aumentato inspiegabilmente”. Inoltre, “sullo stesso pesa la spada di Damocle dei famigerati Ato, che dovranno stabilire le tariffe di conferimento nelle discariche (indifferenziato) e per la frazione umida. Visto che la Regione Calabria si è tirata fuori dalla partita, lasciando campo libero ai Comuni consorziati, che sono il più delle volte allo sbando, ci aspettiamo una vera e propria bastonata in tema di tariffe”. Ancora, “anche sulla vendita degli mezzi per la raccolta dei rifiuti solidi urbani avevamo ragione. La vicenda è venuta fuori in concomitanza con la recente e improvvida revoca del servizio di raccolta differenziata da parte del sindaco Capalbo alla ditta E-Log e che poteva far ripiombare Acri in una emergenza spazzatura come negli anni 2013 e 2014. Nel 2015 contestammo la vendita di questi automezzi perché affermavamo che “in caso una prossima amministrazione volesse proseguire la strada della differenziata senza l’ausilio di ditte private, avendo già diversi mezzi a disposizione” ed anche “potrebbero ritornare utili come noli a freddo o in caso di emergenza quali scioperi o eventi straordinari””. Inoltre, “essendo dei beni mobili registrati, essi dovevano passare dall’avallo del consiglio comunale, cosa che non è avvenuta. Anche il consigliere Cavallotti, che oggi come allora siede nei banchi della maggioranza, e il dott. Viteritti si opposero alla vendita degli auto compattatori”. Cavallotti “ha pubblicamente affermato di avere i verbali di quella vendita. Chiediamo pertanto pubblicamente che vengano resi noti e se esistono dei profili di illegittimità. Valuteremo se presentare un esposto alla Procura della Repubblica ed al Prefetto, per accertare le modalità e se ci siano stati degli abusi nella vendita”.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 07-02-2019 Piero Cirino