ACRI : Luci pubbliche spente, protestano i residenti
Nei giorni scorsi, in una nota, i residenti di alcune zone del centro cittadino hanno denunciato l’interruzione, a intervalli più o meno regolari della pubblica illuminazione, per un periodo di più giorni.
A partire dalla scorsa primavera e a intervalli di circa 15 20 giorni luno dallaltro si legge nella denuncia dei cittadini -, per 3 giorni consecutivi, a volte anche 4, coincidenti soprattutto con il fine settimana, le centralissime Vie Don Luigi Sturzo, Einaudi, Merolini (per intenderci, zona Villa Comunale Gazebo) sono rimaste al buio e prive di pubblica illuminazione: lultimo episodio è dall’08 all’11 novembre.
Se vogliamo uscire dopo il tramonto prosegue il testo -, siamo costretti a munirci di lampade e torce elettriche, ma, pur essendo così attrezzati, corriamo il rischio di inciampare e cadere rovinosamente, anche per la presenza di qualche buca sullasfalto o, ancora peggio, di subire laggressione dei tanti cani randagi purtroppo ancora presenti sul nostro territorio, che sostano vicino ai cassonetti della spazzatura, collocati nellarea priva di illuminazione.
In tal modo, saremo autorizzati a violare, nostro malgrado, le nuove disposizioni dettate dall’amministrazione comunale in materia di conferimento dei rifiuti (dal 30 ottobre, a partire dalle ore 16,30), in quanto, saremo costretti ad effettuare detto conferimento prima della citata ora, quandè ancora giorno.
L’amministrazione comunale avrebbe dovuto quanto meno informare i residenti e i commercianti delle zone interessate, rendendoli edotti dellaccaduto o di ciò che stava per accadere.
Perciò, a nome di tutti gli abitanti e i commercianti delle zone sopra emarginate, invitiamo e diffidiamo pubblicamente e civilmente lamministrazione comunale ad attivarsi senza ulteriori indugi per la positiva e definitiva soluzione del problema denunciato, qualora dovesse trattarsi di guasto tecnico, ovvero, a desistere dalla intollerabile e inaccettabile iniziativa di interrompere arbitrariamente lerogazione della pubblica illuminazione nei quartieri interessati, porgendo umilmente e pubblicamente le dovute scuse. In difetto, saremo costretti a difendere e tutelare, nelle sedi opportune, non solo il diritto alla nostra sicurezza e alla nostra incolumità, ma soprattutto la nostra dignità e il nostro decoro.
Piero Cirino
Da Il Quotidiano del Sud del 14-11-2014.