Acri-L’ultimo saluto ad Alessandro
In un pomeriggio straziante, Acri ha salutato Alessandro Cofone, il giovane di 35 anni che, nella notte tra sabato e domenica scorsi, è rimasto vittima di un incidente stradale.
Nella chiesa della SS Annunziata infatti sono state celebrate le esequie, in un clima di grande cordoglio. Prevedibilmente la chiesa non è riuscita a contenere i tanti che non sono voluti mancare e che hanno voluto portare il loro ultimo saluto a questo sfortunato ragazzo.
Il grosso era sul piazzale antistante il luogo di culto, sotto un sole primaverile, accompagnato da una temperatura che aveva superato i venti gradi.
L’arrivo del feretro da Cosenza e la sua uscita dalla chiesa sono stati accompagnati da uno scroscio di applausi, che, insieme al rintocco della campane, ha costituito l’unica eccezione a un plumbeo silenzio che ha avvolto la città per qualche ora.
La famiglia, cioè i due fratelli, le cognate e i genitori, è stata costretta a rivivere un incubo insopportabile. Un fratello di Alessandro, infatti, qualche anno fa, fu vittima, giovanissimo, di un incidente sul lavoro: una crudeltà per i genitori, che non dovrebbero mai sopravvivere ai loro figli.
Palloncini bianchi e lacrime hanno spinto la bara prima in chiesa e poi verso il cimitero. Piangevano tutti, e chi non aveva gli occhi umidi era perché non aveva più lacrime da versare.
Nel piazzale, volutamente, in pochi parlavano dell’incidente, quasi a volerne esorcizzare il dolore. Poco più in là, una vela in suo ricordo e le tute della palestra che gestiva. Nessuno ha più il coraggio di chiedersi perché. E’ il momento del dolore; domani, forse, quello delle domande.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 15-04-2015.