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ACRI: M5S, il Randagismo ha Raggiunto Livelli di Guardia

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Al Movimento Cinque Stelle non sono bastate la rassicurazioni sull’impegno dell’amministrazione comunale da parte dell’assessore Salvatore Ferraro per risolvere il problema del randagismo. Ieri, sulla questione, nuovo intervento dei grillini.
“Occorre affrontare definitivamente il grave problema del randagismo – scrive il Movimento Cinque Stelle in una nota -, che nel nostro Comune ha toccato, ormai, punte intollerabili, assumendo risvolti allarmanti sulla sicurezza e sulla salute dei cittadini e determinando, altresì, importanti ricadute sul decoro della città.
I pochi spazi verdi sono – prosegue il comunicato -, infatti, diventati dei canili a cielo aperto, esponendo i bambini che li frequentano al rischio del contagio di malattie nonché di aggressioni.
Promuovere una campagna per sensibilizzare e far conoscere alla cittadinanza le norme basilari per la gestione del cane evitandone l’abbandono; istituire, con l’aiuto del Servizio Veterinario Territoriale, l’anagrafe canina, nonché realizzare un’eventuale sterilizzazione; istituire un canile comunale o avvalersi di una struttura privata convenzionata al fine di porre in essere la cattura degli animali, nel rispetto delle norme vigenti”.
Questo – scrive ancora il Movimento Cinque Stelle – è quanto il programma elettorale dell’attuale sindaco, eletto al ballottaggio quasi per acclamazione dei cittadini acresi, riportava a proposito di una vera e propria piaga sociale come il randagismo, che
ormai ad Acri è diventato il principale problema, sia dal punto di vista
sanitario che per quanto riguarda la sicurezza pubblica.
Proprio oggi – si legge ancora nella nota -, in pieno centro presso la villetta comunale da tutti conosciuta come “Gazebo”, una trentina di cani si erano avventati su uno
del branco che sarebbe stato sbranato senza l’intervento dei cittadini presenti alla scena”.
Il Movimento Cinque Stelle chiede “al sindaco e alla giunta comunale, quali azioni a oggi siano state intraprese per risolvere tale problema, anche e soprattutto in virtù di quanto prevedeva il programma elettorale in merito. L’amministrazione comunale, a distanza di quattro mesi dal suo insediamento, si è già mossa a proposito o bisogna aspettare che i cani si sbranino tra di loro? O, peggio ancora, che qualche cittadino venga aggredito dai cani stessi?
Tutti i cittadini acresi sono a conoscenza dell’attuale situazione
finanziaria del nostro Comune, ma crediamo che, risparmiando su spese
inutili come quelle dei compensi per consulenze esterne e quelli per gli
affitti creati da una politica clientelare ai quali conseguono ulteriori spese, bollette ecc. ecc. (pensiamo agli sportelli del Cup, alla sede dell’Ufficio di Collocamento e altri ancora), si possa risparmiare qualche euro da poter destinare alla risoluzione di questo problema”.

Piero Cirino

Da “Il Quotidiano della Calabria” del 13-11-2013.


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