Acri-Mons. Greco, Acri pronta alla festa
Acri è pronta a indossare il vestito della festa. A distanza di circa due secoli, si appresta a celebrare la beatificazione di un suo figlio. Sono infatti passati quasi 191 anni da quando Leone XII, il 18 dicembre 1825, firmò il decreto relativo al Beato Angelo, al secolo Lucantonio Falcone.
La notizia della beatificazione di Mons. Francesco Maria Greco è piombata su una comunità piuttosto distratta, intenta soprattutto a cogliere notizie significative circa il processo di canonizzazione proprio del Beato Angelo.
Mons. Greco ha imparato a conoscerlo soprattutto in queste settimane, ma non sarebbe corretto dire che la sua figura fosse, fino a poco tempo fa, nota ai più.
Appresa la notizia, non sono mancate le polemiche di chi avrebbe voluto che la cerimonia, in programma sabato prossimo allo stadio San Vito – Marulla di Cosenza, si tenesse ad Acri. In particolare, in un primo momento era stata l’amministrazione comunale a salire sul banco degli imputati per un presunto scarso interesse a ospitare l’evento, non cogliendo lo straordinario impatto economico e di promozione di cui la città avrebbe beneficiato.
Di lì a poco, sarà l’Arcivescovo Nolè a fare giustizia di ogni illazione, dicendo chiaramente che vi sono delle precise indicazioni secondo le quali in questi casi debba essere il capoluogo di provincia a ospitare la cerimonia. Comunque, al di là delle scelte ecclesiastiche, qualche dubbio rimane circa la capacità ricettiva del centro presilano, che avrebbe dovuto ospitare diverse decine di migliaia di fedeli, provenienti anche da altri continenti. Ma ragionamenti simili ora sono solo ipotesi tutte da verificare.
In queste settimane tuttavia pellegrini ad Acri ne sono arrivati, sebbene in quantità assai lontane dai numeri di sabato prossimo. Hanno visitato i luoghi del nuovo Beato, dalla “Casa Madre”, alla “Casa culla”. Vanno segnalati, al riguardo, l’allestimento del museo permanente a San Francesco, con ricostruzione della stanza dell’ospedale Charitas, fondato da Francesco Maria Greco e suor Maria Teresa De Vincenti, la mostra degli oggetti di quest’ultima e l’esposizione fotografica presso la “Casa culla” (zona Castello, Padia), che fu donata alle Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori dalla famiglia De Vincenti.
Tante le iniziative di accompagnamento alla cerimonia di sabato. Tra quelle rimaste, domani sera si terrà un reading di musica e poesia su Francesco Maria Greco, rappresentazione teatrale, in collaborazione con la Fondazione Padula, con protagonisti Giuseppe Abbruzzo, Laura Marchianò, Francesco Votano, Damiano Perri, Francesco Caruso, Giovanni Reale, Anna e Pino Coschignano. Venerdì è invece in programma la veglia di preghiera. Acri la sua festa l’avrà comunque e inizierà proprio quando sarà terminata quella di Cosenza. Infatti, già sabato sera è prevista una miniprocessione, con la reliquia del Beato, di rientro dal capoluogo provinciale.
Quindi sarà la volta della “Beata notte”, in cui i negozi rimarranno aperti fino a mattino inoltrato, per far ci che Acri possa accogliere tutti coloro che tra sabato e domenica decideranno di venire in città a omaggiare il nuovo Beato.
Per domenica tante le manifestazioni in programma, che verranno distribuite nel corso di tutta la giornata e che riguarderanno sia l’aspetto civile che religioso.
Dalle ore 10:00, la compagnia di danze folcloristiche arbereshe “Lulet e Rea”girerà in concerto per le piazze della città, con concerto itinerante.
Alle 16:00, i vespri solenni a San Francesco, dopo la reliquia sarà portata nella Basilica del Beato Angelo, con processione e messa di ringraziamento. All’esterno della Basilica verranno allestiti due maxischermi per dare possibilità a tutti di vedere la messa, a cui parteciperanno i vescovi Oliverio, Bonanno e Nolè, più i sacerdoti di Acri e altri che verranno da fuori. La reliquia resterà lì per una settimana circa per il giubileo dei sacerdoti. In serata, nella centralissima Piazza Sprovieri, alle ore 21:00, concerto Kantiere Kairòs.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 17-05-2016.
