Acri-Ospedale, Articolo Uno – Mdp incontra Scura
Articolo Uno – Mdp, dopo l’ultimatum lanciato nei giorni scorsi circa l’attuazione del piano aziendale a proposito dell’ospedale civile “Sant’Angelo d’Acri”, ha incontrato il commissario ad acta per il piano di rientro dal debito sanitario regionale, ing. Massimo Scura.
Una delegazione composta da Mario Bonacci, Angelo De Bartolo e Mario Romano, nei giorni scorsi, si è recata a Catanzaro per discutere sull’attuazione dell’atto aziendale, approvato da Scura lo scorso 13 settembre, su proposta del Direttore Generale dell’Asp di Cosenza, dott. Raffaele Mauro.
“Nelle due ore di incontro – si apprende da una nota -, dal tono franco e cordiale, sono state trattate sia le tematiche inerenti al rilancio del presidio ospedaliero che della medicina territoriale”.
In particolare, “si è trattato delle assunzioni di personale medico di Chirurgia e Anestesia per la ripresa dell’attività chirurgica di bassa e media complessità. Abbiamo potuto verificare che il dimensionamento del personale medico di Anestesia e di Chirurgia, come previsto dal Dca 64, a tutt’oggi non è stato adeguato e previsto nel decreto 111/2017 delle assunzioni, perché non richiesto nel fabbisogno di personale medico presentato dall’Asp di Cosenza”.
Alla richiesta di sottoscrivere convenzioni con personale medico proveniente da altri ospedali, “la risposta del commissario è stata: “il medico deve andare verso i cittadini e non il cittadino verso il medico, io ho utilizzato le convenzioni per rilanciare i vari ospedali in Toscana dove ho ricoperto incarichi di Direttore Generale”.
“Abbiamo sollecitato – continua la nota – l’assunzione del primario di Medicina, come previsto dall’atto aziendale, la risposta è stata: “la procedura concorsuale del primario di Medicina è stata avviata, deve essere autorizzata dal tavolo romano del Dm 70 /2015, solo dopo essersi pronunciati, si spera per fine mese, si può procedere a bando del primario, per adesso si utilizzerà il primario dello Spoke di riferimento””.
Quindi “abbiamo chiesto che i 15 posti letto di lungodegenza vengano attivati in ambienti idonei, come previsti dal Dca 81/2016 e dal nuovo regolamento attuativo della legge regionale n.24/2008, per tale questione si è impegnato a farci visita per un sopraluogo nella struttura. Abbiamo fatto presente che nell’azienda sanitaria è in atto una mobilità selvaggia di operatori dal ruolo sanitario a quello amministrativo”.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 19-01-208 Piero Cirino