Politica

Acri-Ospedale, la Laca attacca il Pd

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La Laca (Libera Associazione Cittadini Acresi) attacca duramente la politica regionale e locale sulle politiche sanitarie messe in campo.
“L’attenzione dei vertici del Pd calabrese – si legge in una nota dell’associazione – sembra essere rivolta quasi esclusivamente alle cliniche private”. Per la Laca, “tutte le giunte di centrosinistra e centrodestra che si sono succedute hanno mandato in bancarotta il sistema sanitario regionale. Cambiano gli orchestranti, ma la musica rimane sempre la stessa”.
I politici acresi “non accettano che dei cittadini onesti creino a loro dire “allarmismi”, per la lenta agonia del nostro ospedale. Siamo stati definiti pseudo esperti prima e fantomatica associazione poi, anche da un azzeccagarbugli di assessore, come dire “chi va con lo zoppo, impara a zoppicare”. Cari piddini acresi e cari amministratori – prosegue la nota -, queste per noi sono le azioni riprovevoli. Abbiate, invece, il coraggio, di alzare la voce, se ne siete capaci, denunciando pubblicamente, le vere e insopportabili ingiustizie, altrimenti tacete. Voi siete stati eletti democraticamente dai cittadini, e a questi dovete rendere conto. A voi spetta il compito di alzare la voce nei confronti dei vostri “onorevoli” politici”. Invece “date le colpe di tutto ciò a dei cittadini onesti, che hanno avuto il coraggio di fare informazione su di una struttura ospedaliera lasciata all’abbandono, destinata alla chiusura tra qualche anno. La realtà, purtroppo, è questa. Altro che allarmismo e disinformazione. Basta guardare l’ultima squallida pagina di “politica” locale che i cittadini acresi hanno dovuto subire per capire le vere priorità di certa gente. Noi siamo solo dei cittadini che criticano gli amministratori e la finta opposizione e chiediamo conto della situazione in cui versa il nostro ospedale”.
Quindi “le domande che abbiamo posto sono semplici: il reparto di Chirurgia è attivo come ricoveri o no? La risonanza magnetica era già prevista ai tempi di Scopelliti, dov’è? Il “Percorso nascita” perché non è mai nato? La lungodegenza quando parte? L’ambulatorio di Oncologia si farà? Mentre noi poniamo queste “false” domande, i nostri super politici ed esperti cosa hanno fatto? Noi dal canto nostro, vorremmo una sanità diversa, con un presidio ospedaliero diverso, che dia risposte diverse da quelle attuali e nel rispetto dei diritti dei cittadini”. Infine “a voce alta e indignati diciamo: basta passerelle, basta convegni e incontri tarocco, i cittadini sono indignati e pronti a scendere in piazza, anche in modo eclatante”.

Da “Il Quotidiano del Sud” del 22-09-2016 Piero Cirino


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