Acri-Ospedale, scende in campo Oliverio
Il messaggio che mercoledì scorso gli acresi hanno inviato agli ambienti politici sovraccomunali, con circa cinquemila decibel, non sembra essere caduto nel vuoto.
Si è trattato di una imponente manifestazione popolare, promossa e guidata dalla Libera Associazione Cittadina Acrese, attraverso cui la comunità presilana ha gridato il proprio malessere, per tutta una serie di disagi. Su tutti, i timori per il futuro dell’ospedale civile “Beato Angelo”.
Nella stessa serata di mercoledì il capogruppo consiliare del Partito Democratico, nonché consigliere provinciale, Pino Capalbo, ha contattato il presidente della giunta regionale, Mario Oliverio.
Quest’ultimo ha garantito che in settimana, probabilmente tra mercoledì e giovedì, sarà ad Acri per incontrare gli operatori sanitari del nosocomio cittadino, ma anche i medici di base.
Il Partito Democratico si è fatto carico dell’organizzazione della visita del governatore, che sarà preceduta da una serie di incontri con i sanitari.
Questi saranno utili per far si che Oliverio possa ascoltare dalla loro viva voce, e contestualmente potrà prenderne contezza attraverso una dettagliata relazione scritta, delle criticità più acute di cui soffre la struttura e delle possibili soluzioni da mettere in campo per rimuoverle.
Sebbene le competenze ufficiali in fatto di problemi sanitari siano in capo al commissario Massimo Scura, quella di Oliverio sarà una visita dai molteplici risvolti.
Innanzitutto di sensibilità, proprio perché avrebbe potuto tranquillamente sostenere che la questione non è di sua momentanea competenza. Ma anche per ribadire un legame con Acri che proprio di recente ha permesso, solo per fare un esempio, di ottenere dal consiglio regionale il finanziamento necessario al completamento del tratto stradale che servirà ad aggirare la frana di Serra di Buda e di scongiurare un tutt’altro che improbabile isolamento della comunità acrese.
Al capezzale del “Beato Angelo” nei giorni scorsi erano accorsi anche il commissario Massimo Scura e il segretario regionale del Partito Democratico, Ernesto Magorno.
Proprio nel corso della manifestazione di mercoledì scorso il sindaco Nicola Tenuta aveva ringraziato per l’interessamento l’uno e l’altro, ma aveva anche aggiunto che, dopo tante parole, era tempo di fatti, anche perché Acri in questa situazione non può più rimanere.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” dell’01-05-2015.